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Cellulare e droga ai detenuti nel carcere di Poggioreale, arrestato il garante Pietro Ioia

Pietro Ioia

Procura ed inquirenti hanno accertato per parte accusante che era un vero "commercio illegale": cellulare e droga ai detenuti nel carcere di Poggioreale

Dalla Campania arriva la notizia di un’operazione per cui venivano forniti cellulare e droga ai detenuti nel carcere di Poggioreale in cui è stato arrestato il garante Pietro Ioia. Figura anche l’uomo di raccordo fra gli otto fermati nell’ambito di un blitz dei carabinieri di Napoli e Ioia avrebbe approfittato del suo ruolo con cui aveva libero accesso all’interno delle carceri, per “introdurre dispositivi di telefonia mobile e sostanza stupefacente dietro compenso.” 

Cellulare e droga ai detenuti nel carcere

I carabinieri hanno parlato di un “vero commercio illegale” con cui l’accesso ai detenuti di cellulari e droga generava compensi che poi finivano su una carta prepagata intestata ad una donna. I partecipanti poi di dividevano il denaro. E le indagini? Hanno preso piede tra giugno 2021 e gennaio 2022. Procura ed inquirenti hanno accertato per parte accusante che quello che si era creato nel carcere napoletano di Poggioreale era un “commercio a tutti gli effetti”. 

Il ruolo di Ioia secondo la Procura

La direzione del carcere stesso e la polizia penitenziaria hanno partecipato all’inchiesta “in particolare nelle fasi di osservazione dei colloqui tra detenuti”, come spiega Fanpage. Il ruolo di Ioia sarebbe stato specifico: approfittando di colloqui di verifica sulle condizioni in cui si trovavano i detenuti per effettuava le consegne che gli venivano richieste. L’arrestato è un ex detenuto con alle spalle 22 anni di carcere per narcotraffico e la carica gli era stata confermata negli scorsi mesi, dopo la prima nomina di tre anni fa.