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Che tempo che fa, Gino Cecchettin: "L'omicidio di Giulia è una storia di normalità. Alle donne dite 'Ti amo'"

Che tempo che fa Gino Cecchettin

Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, Gino Cecchettin ha portato ancora una volta all'attenzione la storia della figlia Giulia. In diretta ha lanciato un appello.

Nel corso della puntata di Che tempo che fa andata in onda domenica 10 dicembre, Gino Cecchettin ha rilasciato una bella quanto commovente intervista a Fabio Fazio. Il padre della ventiduenne ha portato ancora una volta all’attenzione la storia della figlia, raccontando come ha vissuto quei drammatici giorni, poi un pensiero anche alla moglie scomparsa: “Monica e Giulia sono la nostra luce che accompagneranno me, Elena e Davide per tutta la vita. I miei figli piangono una sorella che non hanno più”.

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Che tempo che fa, Gino Cecchettin: “Ho cominciato a piangere la perdita di Giulia la domenica”

Nel corso dell’intervista Gino Cecchettin, ha raccontato di aver avvertito già l’assenza della figlia quella domenica: “Quando ti trovi a piangere la perdita della figlia, perché io ho cominciato a piangere per Giulia già la domenica, perché un padre certe cose le sente, ti viene quasi normale provare rabbia e odio. Però io ho detto che voglio essere come Giulia, ho concentrato tutto il mio cuore, tutta la mia forza su di lei e sono riuscito ad azzerare l’odio e la rabbia”. Da lì ha lanciato in conclusione un appello agli uomini speciale ossia quello di dire “ti amo alle loro compagne. Ti amo, e non ti voglio bene, Ditelo spesso e ogni volta”.

“Supporterò Elena in tutte le battaglie”

Non ultimo il pensiero di Gino è stato rivolto all’altra figlia Elena. La perdita della moglie prima e della figlia poi lo ha portato a vedere le cose in modo diverso: “Mia figlia Elena ha dato un messaggio ben chiaro, ha centrato veramente il punto e quando l’ho sentita parlare di patriarcato mi ha un po’ interdetto perché conoscevo la parola ma non conoscevo il significato nella società moderna. E io supporterò Elena in tutte le sue battaglie, perché è una battaglia che dobbiamo far tutti”.