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Chiusura del Nord Stream, Cingolani: "Se Russia chiudesse rubinetti gas avremmo un inverno difficile"

Chiusura Nord Stream Cingolani

La manutenzione del Nord Stream preoccupa non poco l'Italia. Il ministro della transizione energetica Cingolani ha descritto uno scenario difficile.

Lo scoppio della Guerra in Ucraina ha sconvolto l’equilibrio globale, facendo emergere al contempo delle criticità non da poco. Una di queste è proprio la disponibilità di gas, proveniente ancora in buona parte dalla Russia. La manutenzione del Nord Stream che avverrà nei prossimi dieci giorni dall’11 al 21 luglio, porterà ad un flusso di gas minore. Proprio da questo punto è partita la riflessione del ministro alla transizione ecologica Cingolani che ha previsto che il prossimo inverno potrebbe prospettarsi alquanto difficile.

Chiusura del Nord Stream, il ministro Cingolani: “I prezzi aumenteranno”

A questo proposito il ministro Cingolani ha spiegato che minore disponibiltà di gas significherà prezzi più alti: “Nord Stream verrà chiuso due settimane per manutenzione: questo comporterà che ci sarà ancora meno gas e i prezzi aumenteranno perché il mercato del gas è speculativo e ci sarà una ulteriore corsa all’accaparramento”, sono le sue parole riportate da ANSA.

“Nessuno vuole fare misure restrittive”

Cingolani ha infine aggiunto che l’Italia potrebbe subire meno danni rispetto ad altri Paesi europei nel caso in cui la Russia chiudesse i rubinetti del gas. Ciononostante “è chiaro però che avremmo un inverno difficile e francamente nessuno vuole fare misure restrittive. Un conto è dire abbassiamo la temperatura del riscaldamento di un grado, o dire per qualche mese andiamo avanti con le centrali a carbone, perché intanto risparmiamo gas transitoriamente, un conto è dire dobbiamo interrompere le attività. Questo noi cerchiamo di non farlo, però devo dire che siamo in una posizione abbastanza buona in questo momento”.