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Come dimenticare un amore sbagliato

Palloncini

Quante persone, a seguito della rottura col partner, hanno faticano a rimettersi in piedi? Su come dimenticare l'amore sbagliato si sono sprecati numerosi studiosi e specialisti, perciò questo articolo si limiterà a proporre una guida chiara ed efficace per punti. Innanzitutto è utile capire ...

Quante persone, a seguito della rottura col partner, hanno faticano a rimettersi in piedi? Su come dimenticare l’amore sbagliato si sono sprecati numerosi studiosi e specialisti, perciò questo articolo si limiterà a proporre una guida chiara ed efficace per punti.

Innanzitutto è utile capire cosa sta alla base della sofferenza successiva all’abbandono.

  • Si può trattare dell’assenza dell’altra persona: con il trascorrere del tempo, la mente umana è portata, per una tendenza prospettica, a conservare solo i ricordi positivi di un’esperienza o di un avvenimento, per via di un meccanismo di autotutela. Perciò, dopo qualche tempo, può sembrare un errore ad aver messo fine ad una relazione che, ora, non appare così male. Bisogna essere obiettivi: se necessario, può essere utile ripercorrere le fasi quotidiane, per aggrapparsi il più possibile alla dimensione vera dei fatti, per tenere a mente quanto fosse veramente una sofferenza il tempo passato con il partner. Realtà e idea sono due dimensioni ben distinte.
  • Può dipendere dal vuoto che si è creato: questo accade soprattutto con la fine di storie molto lunghe per cui i due partner avevano trovato un equilibrio all’interno della coppia , arrivando, un po’ alla volta, a lasciare ai margini tutto il resto. Perciò, è altamente consigliabile, anche durante le relazioni più floride, mantenere legami solidi con l’esterno, con amici, associazioni, interessi sviluppati in precedenza. Se dopo la rottura si sente maggiormente la mancanza dell’altro, può dipendere dal fatto che effettivamente ha lasciato un vuoto molto grande, ma non è detto dentro di voi, quanto nelle vostre giornate e nella vostra quotidianità. Distinzione obbligatoria.

Cosa si può fare, nella pratica? Innanzitutto crearsi nuovi interessi, se quelli presenti non bastano a distogliere l’attenzione, per mantenersi il più possibile impegnati. Bisogna stare attenti alle ricadute, perché proprio quando si abbassa la guardia e si pensa di essere tornati a vivere si viene attanagliati dalla malinconia.

  • Evitate di fossilizzarvi sui ricordi. La realtà è che non eravate abbastanza felici insieme, altrimenti non sarebbe finita. Piuttosto, tenete a mente ciò che non funzionava e ridimensionate i lati positivi.
  • Siete stati lasciati? La ripresa sarà molto più lenta, ma non fatevene una colpa, puntate piuttosto sull’autocritica: cos’è andato storto? Non per forza uno dei due ha sbagliato, a volte si tratta semplicemente di incompatibilità.
  • Evitate di voler sapere a tutti i costi cosa fa ora l’altro. Se vi siete lasciati, avete anche (implicitamente) deciso di proseguire per strade separate le vostre vite. Se nella rottura avete sancito di rimanere in buoni rapporti, fatevi sentire di tanto in tanto oppure, se frequentate amicizie o ambienti comuni, non dimostratevi tesi o nervosi: un po’ per orgoglio personale, un po’ per il vostro bene, mantenersi pacifici è consigliabile; all’inizio sarà difficile, ma ne trarrete presto risultati interessanti. Se scoprite che l’altro frequenta un’altra persona, non fategliene una colpa o non imputatelo al suo scarso coinvolgimento nella precedente storia con voi: decidere di vivere esistenze separate implica, innanzitutto questo.
  • Non portate rancore: molte volte, la fine è l’inizio di un nuovo percorso. Siate grati a chi vi ha lasciati liberi.