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Come sia diventato no vax Fabio Tuiach era faccenda che interessava più del Quirinale perciò il nostro ha capito la pena degli italiani ed è andato a spiegarlo in televisione, dicendo solenne: “Ho capito che il vaccino era sbagliato a Lourdes”. Ecco, l’ex portuale di Trieste licenziato e pare ricorrente perché a detta della autorità che ha emesso il provvedimento mentre era in malattia stava “comiziando” ad una manifestazione No Green Pass lo ha raccontato durante una ospitata a Non e l’Arena.
Come Tuiach è diventato no vax: la spiegazione esaustiva a Non è l’Arena
Tuiach non è nuovo ad uscite istrioniche che mettono in punta di mainestram i simboli della fede e gli “anticorpi dell’ortodossia processionale”. Per lui, bontà sua, essere veri credenti equivale sia ad essere al sicuro dalla pandemia che a certificare come la pandemia sia un falso, almeno così come l’hanno presentata milioni di poveracci con decenni di studio alle spalle.
Ecco come Fabio Tuiach è diventato no vax: in studio con il rosario in mano
Perciò Tuiach è andato a Non è l’Arena su La7. E da buon ex amministratore, dato che era anche consigliere a Trieste in quota Forza Nuova si è presentato nello studio di Massimo Giletti con il rosario in mano, una roba che nel mainstream nazionale ultimamente va via come il pane. Lì, ieratico, ha “fatto sapere di avere un certificato di guarigione dal coronavirus e quindi, scorno supremo per lui, che ha il Green Pass”; lo dice Open.
La risposta su Come Tuiach sia diventato no vax sta in un santuario
Poi ha sciolto i dubbi di milioni di italiani che, tremebondi, attendevano di sapere come mai ci si appresta a passare il secondo Natale con il covid in giro anche in forza della “folgorazione” di geni come Tuiach e di milioni di altri come lui. E lui, il pio Tuiach, non ha deluso le aspettative: “Il Covid è un’influenza stagionale. Io ho 41 anni e sono guarito. Sono tornato da Lourdes e ho capito che questo vaccino era sbagliato”. E datemi un Amen.