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Conducente in diretta Facebook provoca incidente, 9 morti

Ungheria

Tragedia in Ungheria: l'autista sorpassa mentre usa il cellulare, così si schianta contro un tir. 9 le vittime

Il conducente di un minibus è rimasto coinvolto in un incidente mortale. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di martedì 22 maggio 2018, in Ungheria. Il drammatico incidente è stato provocato dal consueto errore di utilizzare smartphone e device simili durante la guida. Infatti, il guidatore stava realizzando un video in diretta su Facebook. Il veicolo, proveniente dalla Romania, si è schiantato contro un camion che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Il video ha ripreso interamente l’accaduto: sono attimi terrificanti.

Tragico incidente in Ungheria

Il conducente di un minibus ha causato uno scontro mortale, poiché, al momento dell’incidente, stava trasmettendo in diretta su Facebook. Il dramma si è consumato nella giornata di martedì 22 maggio, nelle strade ungheresi. Nove sono le persone che hanno perso la vita a causa di quel fortissimo impatto.

Nel video è possibile osservare gli istanti prima del fatale schianto. Vittime otto passeggeri, due donne e sette uomini di origine romena. Morto anche il conducente. Il veicolo, proveniente dalla Romania, si è schiantato contro un camion che arrivava in direzione opposta. Tutte le vittime sono stati identificate come cittadini rumeni. Lo ha confermato il ministero ungherese degli Affari esteri, che ha istituito una unità di crisi per assistere le famiglie delle vittime. Il gruppo stava tornando dalla Slovenia dove le vittime svolgevano lavori agricoli stagionali.

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Stando alle dichiarazioni della stampa ungherese, due erano le coppie presenti a bordo. In tutto sono 16 gli orfani lasciati dall’incidente. Una delle coppie aveva sei bambini, il più grande di 15 anni, il più piccolo di 6. Il marito di una delle vittime era anch’egli in Slovenia per lavorare ma ha deciso di tornare a casa con la sua macchina, salvandosi. Il sindaco del villaggio in cui vivevano le vittime ha detto che le autorità sono alla ricerca di una soluzione per l’affidamento dei bambini.

L’incidente è avvenuto sulla strada 4-es út, considerata una delle più pericolose arterie del Paese dall’istituto per la mobilità veicolare. Stando a quanto dichiarato, si tratta di una zona spesso ingorgata. Nel 2016, su quella stessa strada, sono morte 13 persone. Tra le vittime della 4-es út anche il famoso attore ungherese, István Bubik.

Il conducente

Il nome dell’autista, diffuso dalla polizia ungherese, è Petru Kalau., 38 anni. Ha cominciato la diretta prima di iniziare la fase di sorpasso, continuando a leggere i commenti che arrivavano anche mentre superava gli altri veicoli: lo si vede chiaramente nei pochi secondi di video che è riuscito a registrare. E’ questo il motivo dello schianto contro il camion che procedeva in direzione opposta e che trasportava sabbia.

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Ad aggravare la situazione sul suo conto, sono giunte una serie di critiche da parte di conoscenti e connazionali. Infatti, stando a quanto rivelato, non si sarebbe trattato del suo primo incidente. Un amico dell’autista ha dichiarato che un paio di anni fa avrebbe avuto un altro sinistro, causando il ferimento di due persone (di cui uno finito in coma). Petru Kalau era solito fare carpooling , mettendo in vendita passaggi economici da e verso Ungheria, Romania e Ucraina nel suo minivan.

L’incidente

Lo schianto si è verificato a circa 40 miglia (60 chilometri) da Budapest, causando la morte di nove lavoratori stranieri rumeni, che stavano tornando in patria.

Le riprese video strazianti mostrano i passeggeri nel minibus che ascoltavano musica rumena ad alto volume, prima che venisse interrotta dal tremendo impatto, mentre l’autista getta il telefono da un lato nel tentativo disperato di evitare una collisione frontale . Sono state inoltre pubblicate immagini scioccanti che mostrano le conseguenze, con rottami distrutti e corpi disseminati lungo la strada.

La madre di due fratelli che hanno perso la vita nell’incidente, Angelica Dumitru, ha dichiarato alla tv rumena: “Ho avuto due bambini in macchina e una nuora. Ora sono morti”. “Andarono all’estero per guadagnare un po’ di soldi, per offrire una vita migliore alla famiglia. Hanno anche iniziato a costruire una casa e stavano raccogliendo i soldi per la costruzione. Ora non la finiranno mai”, ha aggiunto disperata.

La polizia ungherese sta procedendo con le indagini. Secondo le prime indiscrezioni, Kalau non disponeva di una licenza per guidare un veicolo multi-persona.