> > Conte sui migranti: "Contributo per Paesi che non accolgono"

Conte sui migranti: "Contributo per Paesi che non accolgono"

Conte a Salisburgo sui migranti

Tra i temi affrontati dai capi di Stato ci sono i flussi migratori e la Brexit. Avanzata ipotesi di un contributo finanziario per chi non accoglie.

In vista del vertice di Salisburgo, i 28 capi di Stato dell’Unione Europea si sono riuniti per una cena al Felsenreitschule, durata ben quattro ore. Due i temi caldi affrontati dai leader: i migranti e la Brexit. “È un vertice informale”, ha commentato il premier Giuseppe Conte prima dell’inizio della cena. “Non siamo qui a rassegnare delle conclusioni e a elaborare e condividere un testo scritto. Ma è un importante passaggio in vista del Consiglio che si terrà a ottobre per avere uno scambio e cercare di avvantaggiarci nel processo di attuazione delle conclusioni dello scorso giugno. Confido che si possa uscire da questo vertice con uno scambio costruttivo”.

Conte a Tusk sui migranti

Prima della cena, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha interrogato il premier italiano sull’utilizzo del tema dei migranti a scopo politico. “Non è una questione elettorale, gli appuntamenti elettorali sono distanti. La realtà è che l’immigrazione è un tema importante”, ha risposto Conte. Sul tema “la politica con la P maiuscola deve essere pronta ad assumersi responsabilità e a dare risposte complessive. Non si può affrontare un tema del genere in termini emergenziali ma strutturali”.

Contributo per Paesi non volenterosi

Al termine dell’incontro, il premier ha riferito una delle proposte avanzate durante la cena in merito ai flussi migratori. “Sul tavolo c’è l’ipotesi che i Paesi non volenterosi, ovvero quelli che non partecipano in termini di sbarchi o in termini di redistribuzione, versino un contributo finanziario. Qualcuno tra i Paesi che non accolgono ha già dato disponibilità”.

Brexit e Frontex

“Solo al termine della cena la premier Theresa May ha spiegato la posizione britannica sottolineando come non ci sarà un nuovo referendum”, ha riferito il Presidente del Consiglio. “Il mio governo non lo accetterà mai e chiedo alla leadership del Partito laburista di fare la stessa cosa e smettere di frustrare il processo di Brexit. Il Regno Unito uscirà dalla Ue nel marzo 2019, come previsto”, ha dichiarato la May al suo arrivo a Salisburgo.

I leader europei hanno affrontato solo “marginalmente” il tema Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. “Ne parleremo al vertice”, ha concluso il premier.