Anno dopo anno, decennio dopo decennio, il clima sta cambiando in modo irreversibile e i danni e i pericoli li stiamo vedendo, volenti o nolenti, da molti indici quali lo scioglimento dei ghiacciai o ancora dalla siccità che, la scorsa estate, a causa dell’assenza di piogge ha prosciugato diversi fiumi nel nostro Paese. La WMO (World Meteorological Organization), in occasione dell’apertura dei lavori della COP 27 in Egitto, ha stilato un report preoccupante.
COP 27, WMO lancia un allarme sul cambiamenti cliamtici
In particolare stando a quanto emerge dal rapporto intitolato “Stato del clima globale nel 2022”, il livello di temperatura media ha raggiunto nel 2022, un valore di 1,15 gradi celsius sopra rispetto al periodo 1850-1900, meglio noto come preindutriale. Non solo. Gli ultimi 8 anni sono stati anche definiti i più caldi mai registrati fino ad adesso.
- LEGGI ANCHE: Prende il via la COP27, ma solo 24 Paesi su 193 hanno aggiornato piani sulla decarbonizzazione
Petteri Taalas (WMO): “Per molti ghiacciai, è già troppo tardi”
Nel frattempo il segretario generale della WMO Taalas ha sottolineato che “Maggiore è il riscaldamento, peggiori sono gli impatti. Abbiamo livelli così elevati di anidride carbonica nell’atmosfera ora che il livello più basso di aumento delle temperature a +1,5 gradi dell’accordo di Parigi è a malapena a portata di mano. È già troppo tardi per molti ghiacciai e lo scioglimento continuerà per centinaia se non migliaia di anni, con importanti implicazioni per la sicurezza idrica”.