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Coprifuoco alle 23, Tajani con Salvini: "Verifica tra 10 giorni per posticiparlo"

Antonio Tajani

Antonio Tajani sta con Salvini e chiede un'ulteriore verifica per spostare eventualmente il coprifuoco tra dieci giorni.

Forza Italia, con le parole del coordinatore nazionale Antonio Tajani, appoggia la richiesta di Matteo Salvini di rivedere l’orario del coprifuoco. Il governo ha deciso di stabilire le 22 come orario, ma le regioni e alcune forze politiche non sono d’accordo.

Tajani con Salvini sul coprifuoco

Forza Italia chiede che nel giro di una settimana, dieci giorni si verifichi la situazione della pandemia nel nostro paese e si possa spostare, se le condizioni lo permetteranno, il termine della chiusura dalle 22 alle 23” ha spiegato Antonio Tajani, intervenuto in un punto stampa con i giornalisti a Bruxelles. “C’è stato un dibattito. Anche noi chiedevamo di chiudere alle 23, non alle 22, poi c’era una maggioranza che puntava alle 22. È ovvio che per noi la stabilità del governo è fondamentale, anche perchè ora si deve discutere del Recovery. Però riteniamo giusto che si faccia un’ulteriore verifica e, se positiva, cioè se la pandemia continua a decrescere, si decida da subito di anticipare le scelte e quindi di passare dalle 22 alle 23 per quanto riguarda le chiusure” ha aggiunto. L’eurodeputato ha confermato che sostengono il governo e non pensano di indebolirlo, sottolineando che bisogna trovare soluzioni che diano risposte concrete ai cittadini italiani. “È ovvio che bisogna fare una sintesi, ma credo che anche gli scienziati del Comitato scientifico che segue l’evolversi della pandemia debbano convincersi che magari allungando di un’ora i tempi di apertura si possono diluire le presenze. E, quindi, questo allungamento, se, come tutti siamo convinti, la pandemia migliorerà, agevolerà non soltanto le imprese, il mondo del commercio, dell’artigianato e in particolare della ristorazione, ma anche cittadini italiani che potranno muoversi con maggiore sicurezza senza creare assembramenti davanti a bar e ristoranti” ha aggiunto Tajani.

Anche Italia Viva ha puntato l’attenzione su questa questione. “Ridare possibilità agli eventi all’aperto di ripartire ma imporre un coprifuoco alle 22 rappresenterebbe una sorta di paradosso contraddittorio: di fatto, si finirebbe per dare un altro colpo al settore del teatro e dello spettacolo dal vivo” ha affermato Raffaella Paita. “Per questo ci pare incoraggiante la precisazione del Governo che le decisioni sul coprifuoco verranno tarate in base ai dati epidemiologici, tanto che non è affatto detto rimanga in vigore fino al 31 luglio” ha continuato. “Tuttavia per evitare che un orario del genere rischi di rivelarsi un danno rispetto alle esigenze fondamentali del settore e dunque alle necessità delle migliaia di persone che vivono grazie alla cultura e allo spettacolo, chiediamo al Governo di ripensare la misura, magari individuando soluzioni tecniche adatte. Si potrebbe, per esempio, immaginare delle deroghe per chi esce da uno spettacolo teatrale o da un cinema. Bisogna fare il possibile per evitare di assestare il colpo di grazia per un settore fondamentale della vita sociale e anche economica del nostro Paese” ha aggiunto Raffaella Paita.