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Coronavirus, bilancio del 18 gennaio 2022: 228.179 nuovi casi e 434 morti in più

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Le autorità del ministero della Salute hanno comunicato il bilancio dell'emergenza coronavirus al 18 gennaio, che sale di 228.179 casi e 434 morti.

Come di consueto il ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le amministrazioni delle singole regioni, ha diramato il bilancio dell’emergenza coronavirus aggiornato a martedì 18 gennaio. Rispetto alla giornata precedente, in cui si erano verificati 83.403 contagi, sono stati registrati 228.179 casi positivi, 434 decessi e 220.811 guarigioni/dimissioni, che portano il totale complessivo dell’emergenza dall’inizio della pandemia in tutta Italia a 9.018.425 contagi, 141.825 vittime e 6 6.314.444 guariti. Si contano -2 terapie intensive e +220 ricoveri.

Coronavirus, il bilancio nazionale oggi

Il ministero della Salute ha pubblicato la tabella riepilogativa nella quale sono illustrati i dati dell’emergenza sanitaria regione per regione. Sono 1.481.349 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività si attesta intorno al 15,4% (+0,0%).

Con 494.656 casi attualmente positivi è ancora la Lombardia la Regione con il più alto numero di contagi. Seguono l’Emilia Romagna con 323.440, il Veneto con 255.914, la Campania con 248.073, il Lazio con 229.546, la Sicilia 184.138, la Toscana con 179.815, il Piemonte con 169.035 e la Puglia con 133.344 attualmente positivi. In Abruzzo si contano 74.360 casi, in Friuli Venezia Giulia 51.509, in Calabria 38.362, in Liguria 32.388, in Umbria 26.651, in Sardegna 21.019, nelle Marche 17.972 e in Basilicata 14.873. Nelle province autonome di Bolzano e Trento si contano rispettivamente 25.643 e 27.388 casi. Il numero più basso di persone attualmente positive si registra in Valle D’Aosta con 5.657 casi, preceduta dal Molise con 8.373.

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Al momento, dei 2.562.156 attualmente positivi, 2.540.993 si trovano in isolamento domiciliare. 19.448 i pazienti ricoverati con sintomi di vario genere. Sono 1.715 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un calo di 2 unità.