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Covid, Bassetti: "Aspettiamoci un aumento dei contagi nelle prossime due o tre settimane"

Matteo Bassetti

Bassetti parla di possibile aumento di casi Covid nelle prossime settimane. I fragili non aspettino a vaccinarsi, dice.

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, si è espresso in merito ad un potenziale aumento di casi Covid nelle prossime due o tre settimane: “Chi è fragile e gli over 65, vista la situazione, non perdano tempo a vaccinarsi, lo facciano subito senza aspettare l’arrivo del nuovo vaccino bivalente contro Omicron 5”.

Covid, Bassetti e l’aumento dei contagi nelle prossime settimane: la sua analisi

Il dott. Bassetti, alla luce delle nuove riaperture a settembre e in prospettiva dell’arrivo di Pfizer aggiornato alle varianti Omicron Ba.4 e Ba.5, si è espresso in un’intervista riservata a Fanpage. Secondo lui, l’aumento dei contagi è estremamente probabile: “La vita sui mezzi pubblici e la frequentazione dei luoghi chiusi potrebbe portare ad un aumento dei contagi nel giro di due o tre settimane”.

Inoltre, aggiunge: “Credo che se i fragili avranno modo di vaccinarsi, tra settembre e ottobre, anche in vista di una ripresa dei contagi non dovrebbero esserci grossi problemi per le strutture sanitarie. Questa estate ad esempio si è parlato tanto di ospedali pieni di Covid, ma in realtà si trattava di asintomatici con tampone positivo. Ad oggi, la faccia del Covid è diversa grazie ad un’immunità quasi “di gregge” molto forte. Più del 90% delle persone è vaccinata, questo rafforza le difese”.

Nel caso in cui, invece, dovesse arrivare una nuova variante, Bassetti dichiara: “Lo scenario potrebbe essere diverso. Ma, ad oggi, non mi sembra che la variante Centaurus, nei Paesi colpiti, abbia avuto un forte impatto sui sistemi ospedalieri”.

L’arrivo del nuovo vaccino bivalente

Sull’arrivo, a breve, del nuovo vaccino bivalente, Matteo Bassetti delucida i lettori spiegando che il nome derivi dal fatto che al suo interno il vaccino presenti un pezzo del virus originale e un pezzo di quello nuovo, ovvero Omicron. In più, conferma: “I dati ci dicono che funzioni bene su entrambi, inoltre copre anche Omicron 5. In Italia giungerà tra 3 o 4 settimane. Se io fossi un soggetto fragile e una persona over 65, però, non aspetterei oltre. Il vaccino che abbiamo dà una copertura anche nei confronti della nuova variante. L’importante è avere anticorpi sufficienti per potersi difendere dalle forme più aggressive della malattia. Sarebbe solo un errore temporeggiare”.

Per quanto riguarda il resto della popolazione, invece, il dottore afferma: “Gli altri soggetti esclusi dalle categorie sopracitate, invece, possono aspettare. L’errore sarebbe se ad oggi noi allargassimo a tutti la quarta dose. Dobbiamo invece usare tutte le risorse disponibili per andare a coprire e tutelare chi è più fragile. Nessuno può più parlare di obblighi, la situazione oggi è molto diversa da quella dello scorso anno”.