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Covid, è emergenza anche in Nepal: boom di casi di variante indiana

Variante indiana Nepal

Boom di casi positivi alla variante indiana in Nepal: il paese teme che la situazione possa sfuggire di mano come successo in India.

La variante indiana del coronavirus sta mettendo a dura prova anche il Nepal, da giorni alle prese con un aumento dei contagi: le autorità sono preoccupate che l’incremento esponenziale possa tradursi, come già accaduto per l’India, nel collasso delle strutture sanitarie.

Variante indiana in Nepal

Negli ultimi giorni il paese, che condivide con l’India un lungo confine da cui ogni giorno transitano migliaia di persone, ha contato oltre 3 mila nuovi positivi al giorno. Numeri che nel 2021 non si erano ancora visti e la cui origine potrebbe essere ricondotta alla diffusione della mutazione indiana ritenuta più contagiosa di quella che circolava precedentemente nell’area.

Variante indiana in Nepal: rischio aumento ricoveri

Per il momento nel paese gli esperti hanno individuato la presenza delle varianti inglese e indiana. Krishna Prasad Paudel, il direttore del dipartimento di epidemiologia e controllo delle malattie del Nepal, ha però spiegato che al momento non ci sono ancora dati certi sulle percentuali di diffusione. Con i contagi cresciuti in modo esponenziale ora si teme che possano repentinamente aumentare ricoveri e decessi e che la situazione diventi insostenibile. In alcuni ospedali diversi pazienti con sintomi riconducibili al Covid non hanno potuto essere ricoverati a causa della saturazione dei posti disponibili.

Variante indiana in Nepal: i confini rimangono aperti

Nonostante i timori, tra Nepal e India ogni giorno avvengono tantisismi scambi. Tanto più in questo periodo dove sono in corso diversi festival religiosi a cui hanno partecipato alcuni cittadini nepalesi poi tornati in patria. E’ prendendo parte ad uno di essi per esempio che l’Italia ha avuto i suoi primi casi accertati di variante indiana: due soggetti recatasi in India in pellegrinaggio e poi rientrati in Veneto sono infatti risultati positivi a quest’ultima.

Anche l’ex re del Nepal Gyanendra e sua moglie sono risultati positivi al virus dopo il ritorno dall’India e ora si trovano ricoverati in ospedale. Il confine tra i due Paesi è rimasto chiuso per qualche tempo durante il lockdown nello scorso anno, ma da allora è rimasto sempre aperto. Anche di fronte ad un aumento dei contagi le autorità del Nepal non ritengono necessaria la chiusura del valico e puntano sui vaccini.

Per il momento ad essere immunizzati sono stati 1,9 milioni di cittadini con dosi fornite da India e Cina. Gli esperti temono però che la continuazione della campagna di vaccinazione sia in pericoloso proprio per la situazione indiana.