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Covid, la linea del governo: la soglia d'allarme con chiusure solo con Rt sopra 1.2

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Il governo monitora la situazione Covid in vista del Natale, ma per ora non vuole applicare nuove restrizioni. Intanto continua la campagna vaccinale

Cresce il numero dei contagi e l’occupazione dei posti letto, così come la preoccupazione del governo. Nonostante tutto, il premier Draghi non accenna a riedere le misure restrittive in vigore.

Covid, il governo monitora i contagi in vista del Natale

Cresce il numero dei contagi e l’occupazione dei posti letto negli ospedali, così come la preoccupazione del governo. Il dato chiave su cui i vertici del Comitato tecnico-scientifico consigliano di soffermarsi è sempre l’indice di contagio Rt. Per la prima volta in questo mese è sceso sotto 1,2: all’1,18. L’auspicio è che possa calare ancora.

Il sistema per fasce di rischio potrebbe vedere diverse regioni “colorarsi” di giallo e di arancione a ridosso delle festività di Natale. E non è escluso che il governo, se mai si dovesse arrivare a 30mila contagi al giorno, decida di introdurre nuove restrizioni.

Covid, la linea del governo per salvaguardare il Natale

Per ora la parola d’ordine a Palazzo Chigi è “tranquillità“. Nessuna intenzione, quindi, a limitare l’attività di bar e ristoranti sotto le feste, a circoscrivere gli spostamenti o a fermare le attività di svago. Lo stesso Mario Draghi spinge per andare avanti in più possibile, sollecitando a rispettare il «grande impegno sulla campagna vaccinale».

L’unica richiesta che arriva è relativa al ministro della PA, Renato Brunetta:

«La griglia dei percorsi anti-Covid funziona, si tratta solo di potenziarla, se dovesse servire. Come? Per prima cosa, allargando il green pass rafforzato a chi sale sul bus».

Covid, la linea del governo per Natale: spinta sulle vaccinazioni

Nessuna chiusura per ora. Sul fronte vaccinale, invece, continua a insistere il governo: ne è la prova l’obbligo di immunizzazione per il personale della scuola, i militari e le forze di polizia a partire dal 15 dicembre. E l’Aifa ha già dato l’ok per vaccinare anche la fascia 5-11 anni. Il ministro della Salute Speranza ha sottolineato gli effetti «molto buoni» della campagna e l’ottima risposta alle dosi booster.

Anche Mariastella Gelmini, ora ministro per gli affari Regionali e le Autonomie, ha speso parole di lode per la campagna vaccinale:

«Dobbiamo tutti dare il massimo sul piano della responsabilità e del rispetto delle regole e dobbiamo fidarci della scienza. I vaccini sono sicuri e ci tireranno fuori dalla pandemia».