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Covid, Pregliasco: "Con le nuove varianti di Omicron scordiamoci l'immunità"

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"Ci saranno altre ondate, perché altre varianti arrivano, però poi via via questo virus si diluirà in uno dei tanti coronavirus", spiega Fabrizio Pregliasco.

Nonostante l’ampia campagna vaccinale e la stagione estiva ormai pienamente avviata, in Italia (e non solo) si registra un’impennata di contagi da Covid-19. La causa è da individuare sia nell’allentamento delle misure restrittive sia nell’arrivo di nuove varianti. A lanciare un nuovo avvertimento è il professor Fabrizio Pregliasco.

Covid, Pregliasco: con le varianti impossibile l’immunità

Intervistato dall’Agi, Pregliasco dichiara che il problema del Covid “è tutt’altro che archiviato”. Infatti, avverte: Ci sarà questa ondata ma anche altre. La speranza è che non arrivano varianti molto cattive e quindi che le prossime saranno come le onde provocate da un sasso lanciato nello stagno, con la tendenza a ridursi”. Tuttavia, l’immunità di gregge di cui si è tanto dibattuto è impossibile da raggiungere, perché questo virus che si modifica e che è così instabile ci frega. Il nostro sistema immunitario riconosce l’identikit del cattivo, ma se il cattivo si camuffa, lo riconosciamo con minore efficacia. La stessa cosa che avviene per il virus”.

Il docente di Igiene all’università Statale di Milano, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, ha poi fatto sapere che il picco previsto sarà tra un paio di settimane, prima di fine luglio, cui seguirà un calo e poi un’altra onda, magari più piccola e così via”. Per non rovinarsi le vacanze serve “tanto buon senso, cercando di ridurre le situazioni di rischio. E prendere atto che siamo in una fase di transizione ma con andamenti a onde, che rimarranno anche nel futuro.

Quindi ha aggiunto: “La variate che ci preoccupa di più è la Ba5 e ne abbiamo già un’altra in linea, la Ba2.75. È sempre Omicron ma è diversa. Si capirà poi se sono importanti, se diventano prevalenti o meno. Questo ci fa capire che ci saranno altre ondate, perché altre varianti arrivano, però poi via via questo virus si diluirà in uno dei tanti coronavirus che già conosciamo.

Sull’ipotesi di un nuovo lockdown in autunno, Pregliasco commenta: “Si spera di no, purtroppo il virus ha una sua tendenza evolutiva e ce la sta facendo vedere, è un po’ più buono seppure più contagioso. Ma non è intelligente e quindi potrebbe continuare a modificarsi in malo modo e avere un’altra variante”.