> > Covid, Sestili: "C’è sicuramente un aumento dei casi, + 37% in più rispet...

Covid, Sestili: "C’è sicuramente un aumento dei casi, + 37% in più rispetto a settimana scorsa"

Sestili fisico

Il fisico Giorgio Sestili ha cercato di spiegare il motivo dell'incremento dei casi di covid e ha illustrato le zone più a rischio in Italia.

Il fisico Gorgio Sestili si è espresso in merito ai recenti numeri relativi alla pandemia e ha commentato la situazione covid in Italia al gorno d’oggi.

Giorgio Sestili sull’evolversi della pandemia covid

Il fisico e ideatore della pagina “Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche“, Giorgio Sestili, ha commentato l’attuale situazione covid in Italia e in Europa, facendo particolare riferimento agli ultimi dati resi noti in materia di contagi:

«C’è sicuramente un aumento dei contagi. Nell’ultima settimana abbiamo registrato il 37% di casi in più rispetto ai 7 giorni precedenti ma ancora per fortuna questo incremento non si rispecchia in un balzo in avanti delle ospedalizzazioni. Infatti sempre nell’ultima settimana le terapie intensive sono continuate a calare del 6% circa. Il dato più preoccupante riguarda l’Rt, che in questo momento, secondo i calcoli che noi facciamo tramite attraverso l’algoritmo chiamato Covindex, è intorno a 1,25, anche se l’Iss lo dà ancora sotto la soglia di guardia di 1 perché utilizza dati più vecchi rispetto ai nostri».

Giorgio Sestili sul covid: il motivo dell’aumento dei contagi

Il professore ha poi proseguito cercando di dare una spiegazione a questi numeri, trovando una correlazione tra l’incremento del numero dei positivi e la nuova legge in vigore dal 15 ottobre:

«Bisogna analizzare il fatto che noi dal 15 ottobre, cioè dall’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per i lavoratori, abbiamo visto una impennata di tamponi effettuati. Siamo passati dai circa 150mila tamponi che facevamo ad agosto ai 250mila di settembre fino agli oltre 400mila tamponi di questi giorni. Sono dunque raddoppiati, se non triplicati rispetto a questa estate. Per usare una metafora, è come se noi prima guardavamo l’epidemia con una lente di ingrandimento e adesso con un microscopio. È ovvio che se si fanno così tanti tamponi si vanno a trovare quei casi che sapevamo essere sommersi».

Giorgio Sestili sul covid: le zone più a rischio

Il fisico ha poi proseguito illustrando le località più colpite da questo incremento di contagi e provando a fare una previsione su quelli che potrebbero essere i numeri in queste zone:

«Se noi guardiamo all’incidenza, le regioni che devono essere monitorate, quelle in cui ci sono più di 50 casi ogni 100mila abitanti, sono la provincia autonoma di Bolzano (91 casi ogni 100mila abitanti), il Friuli Venezia Giulia (70 ogni 100mila), il Veneto (53) e poi l’Umbria (52). Sono più a rischio e sono anche quelle che hanno registrato più aumenti percentuali da una settimana all’altra. In particolare, l’Umbria rispetto ai 7 giorni fa ha fatto registrare un +141% di casi, che è tantissimo. Ma anche Friuli e Bolzano hanno segnato più 60% di casi».