> > Covid, Vaia sul Natale: "Tornerà a somigliare a quello che trascorrevamo pri...

Covid, Vaia sul Natale: "Tornerà a somigliare a quello che trascorrevamo prima della pandemia"

Covid Vaia Natale

Il direttore dello Spallanzani ha annunciato in che modo il covid andrà ad impattare in questo periodo natalizio.

Il Natale potrà tornare ad essere quello di una volta, quello prima della pandemia. Lo ha affermato il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia che, alla viglia dell’accensione del grande albero di Natale nell’istituto, ha fatto un bilancio di che festività ci potremo aspettare in questo Natale 2021. Secondo l’esperto sarà diverso. Un messaggio quindi che trasmette ottimismo: “Non dobbiamo avere paura”, ha affermato. 

Covid Vaia Natale, “Ne usciremo con la vaccinazione”

Il direttore dello Spallanzani, nel corso del suo intervento ha precisato come grazie alla vaccinazione riusciremo ad uscire da questo periodo particolarmente complesso: “A maggior ragione in occasione che quest’anno torna a somigliare a quelli che trascorrevamo prima della pandemia. Tengo a ribadirlo, ancor più alle porte di queste Festività: non dobbiamo avere paura. Ne usciremo, con la vaccinazione, ma anche con il buon senso e con il sorriso.”

Covid Vaia Natale, “Le migliori risorse saranno le risposte della scienza”

Altro punto messo in evidenza da Vaia è come grazie alle risorse messe da noi a disposizione, la scienza continuerà a fornire delle risposte: “Il Natale e le nostre celebrazioni potranno tornare presto a essere trascorse serenamente: le nostre migliori risorse continueranno a essere le risposte della scienza, i comportamenti responsabili, la nostra solidarietà nei confronti della società e della salute di tutti”.

Covid Vaia Natale, “Dobbiamo convincere le persone, non spaventarle”

In un suo precedente intervento Vaia ha fatto chiarezza anche sull’eventualità dell’obbligo vaccinale affermando come si debba “convincere le persone, non spaventarle: la scienza si nutre del dubbio, della tolleranza e dell’empirismo. I dati sono inoppugnabili: contagiati, morti, ricoveri, soprattutto quelli gravi sono assolutamente di gran lunga inferiori al medesimo periodo dell’anno scorso e ciò è merito dell’atteggiamento corretto dei cittadini e del vaccino. Rispetto all’obbligo: si potrebbe ampliare la fascia di chi è a contatto col pubblico”.