L’improvviso crac della Silicon Valley Bank ha innescato forti tensioni sui mercati e paura per il “contagio. La riapertura delle borse coincide con l’emorragia di sfiducia malgrado le promesse del governo Usa e quello di oggi è un lunedì di frenetico parossimo finanziario. I mercati mondiali tremano infatti dopo il crac della Silicon Valley Bank e da quanto si apprende l’intervento di Washington, che ha promesso che tutti i depositi saranno rimborsati, non sembra aver arrestato l’emorragia di fiducia.
Crac Silicon Valley Bank: la paura c’è
La paura è che la sofferenza arrivi anche in Europa nelle ore in cui si viene a sapere che sotto pressione ci è finita una delle più importanti banche regionali americane. E dopo New York come vanno le cose in Europa? Le borse europee affondano, insieme ai titoli di Stato mondiali ed il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha detto: “Seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda. Aprezziamo la tempestività con cui le autorità americane sono intervenute e confidiamo che, se necessario, anche le autorità europee intervengano con la medesima tempestività“.
Le parole di Giorgetti e il caso Frb
Intanto però accusa colpo First Republic Bank, una delle banche regionali Usa finite sotto pressione dopo il fallimento di Svb. L’istituto non riesce a dare serenità ai mercati, nonostante con una nota nella notte abbia affermato di “aver rafforzato e diversificato la sua posizione finanziaria attraverso l’accesso a liquidità aggiuntiva messa a disposizione dalla Fed e da da Jp Morgan“.