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Crisanti sullo stop ai concerti: "Una stupidaggine pensarlo. Diffusione virus contribuisce a immunità"

Crisanti stop concerti

La crescita dei casi di Covid ha riportato alta l'attenzione sul virus. Crisanti spiega perché non è necessario fermare i concerti.

In queste ultime settimane la circolazione del virus è ritornata a salire, toccando nuovi picchi che non venivano raggiunti da tempo. Il virologo Andrea Crisanti, nel corso del suo intervento a “L’aria che tira” su La7, ha spiegato perché fermare i concerti, e nella fattispecie quello dei Maneskin a Roma, non è necessario. Diversamente ha puntato i fari sui soggetti più fragili per i quali è necessario cambiare paradigma e che dovrebbero sottoposti alla quarta dose.

Crisanti spiega perché lo stop dei concerti non serve

L’esperto proprio parlando della circolazione del virus nei concerti ha spiegato: “Rinvio del concerto dei Maneskin a Roma? Con questo virus che ha un indice di trasmissione tra 12 e 15 non c’è nessuna misura in grado di contenerlo a livello di popolazione. Se al concerto vanno 60mila giovani che poi si infettano, svilupperanno una malattia molto lieve e contribuiranno all’immunità. Il fatto che il virus circoli non è necessariamente negativo, perché supplisce al fatto che ci sono non vaccinati”.

“Priorità tutelare i soggetti fragili”

In un secondo intervento al Corriere della Sera ha spiegato, diversamente, che i più fragili vanno tutelati: “L’unica accortezza che dev’essere una priorità è di tutelare i soggetti fragili, come pazienti oncologici, obesi con colesterolo alto, diabetici, ipertesi, anziani e ospiti delle Rsa. Vanno immunizzati con la quarta dose, da estendere agli over 70, e protetti con la mascherina in ogni situazione a rischio. Un presidio che per la popolazione generale serve solo se si usa sempre, non a spot”.