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Crisi economica in Sri Lanka, attaccata la residenza del presidente 

Le manifestazioni in Sry Lanka

Decine di migliaia di persone arrivano con ogni mezzo e marciano contro la crisi economica in Sri Lanka, attaccata la residenza del presidente 

Crisi economica e violenta sommossa popolare in Sri Lanka, attaccata la residenza del presidente Gotabaya Rajapaksa che secondo i media locali è stato costretto a fuggire, il tutto mentre proseguono gli scontri fra manifestanti e polizia. I dimostranti anti-governativi che da circa dieci giorni stanno manifestando, in alcuni casi anche in maniera violenta, contro la crisi economica che ha colpito lo stato indonesiano, hanno circondato la residenza del capo dello stato.

Crisi economica in Sri Lanka, il presidente fugge

A riferire degli sviluppi preoccupanti sono state fonti della Difesa del Paese. Le stesse fonti ed alcune fotografie parlano di una enorme quantità di persone che fra le giornate dell’otto e 9 luglio sono arrivate nella capitale Colombo con mezzi di fortuna. Lo scopo dei manifestanti è chiedere ed ottenere le dimissioni di Rajapaksa. Perché? Perché le classi meno abbienti del paese lo ritengono direttamente responsabile della grave crisi economica che attanaglia lo Sri Lanka.

Irruzione nel palazzo presidenziale e scontri

Dopo la notizia della sua fuga i dimostranti hanno anche fatto irruzione nella residenza presidenziale lasciata sguarnita dalle forze di sicurezza. La polizia dello Sri Lanka ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti per controllare le migliaia di persone. Secondo i media quella che si è messa in moto da 24 ore in Sri Lanka è la più imponente marcia antigovernativa di quest’anno nel Paese colpito dalla crisi di materie prime e prezzi.