Andrea Danneo Una famiglia distrutta. La piccola Giulia Belluco è morta a 10 anni di leucemia. La malattia al midollo che ha colpito la piccola, aveva ucciso la sorella gemella Greta, appena 6 anni prima. I genitori si sono visti portare via entrambe le loro figlie per colpa di un male terribile.
Giulia e Greta, vittime della leucemia
Era il 2012 quando Greta Belluco, 4 anni, si è sentita male. La gemella, Giulia, si è fatta subito avanti per aiutarla. La bimba non sapeva che la gemellina soffrisse di Mielodisplasia Areb-T, una malattia al midollo che può degenerare nella leucemia. Tutto quello che Giulia ha potuto fare per lei è donarle il midollo, un’operazione che sulle prime è sembrata risolutiva, ma così non si è rivelata. Dopo un breve periodo con piccoli segnali di ripresa, le condizioni di Greta sono peggiorate, al punto che per lei non c’è stato niente da fare.
Mielodisplasia Areb-T
Alla domanda di un utente in merito alla Mielodisplasia Areb-T sul sito di informazione della onlus Fael, la redazione della associazione ha risposto che per questo tipo di Mielodisplasia presenta una diagnosi sfavorevole già in partenza. Chi ne è affetto, può sopravvivere diversi anni, ma non c’è una cura efficace per debellarla. La piccola Giulia anzi sarebbe stata “fortunata”, perché, come riportato dal sito, l’aspettativa di vita per i malati va dai 6 agli 8 mesi. Sul sito della Treccani è riportato che l’unica terapia con effetti davvero significativi sia quella che prevede il trapianto al midollo osseo. Questa soluzione non è purtroppo valida al cento per cento dei casi, per via della variabilità della malattia.
