> > Omicidio Desirée: sarebbe stata stuprata anche dopo la morte

Omicidio Desirée: sarebbe stata stuprata anche dopo la morte

desirè mariottini

Scoperto altri macabri dettagli sull'omicidio di Desirée Mariottini. Potrebbe essere stata stuprata anche post mortem.

Arrivano nuovi sviluppi nella vicenda della morte di Desirée Mariottini. La giovane sarebbe stata stuprata anche dopo la morte. A compiere la violenza, 4 spacciatori africani.

Desirée violentata dopo la morte

Nella giornata dei funerali di Desirée a Cisterna di Latina, martedì 30 ottobre, spuntano nuovi inquietanti dettagli sulla sua morte. A riferirli sarebbero stati alcuni testimoni ascoltati dagli inquirenti. Una 32enne italiana ha riferito: “In quello stabile spacciano eroina e cocaina tre africani: Ibrahim, Sisko e Yussef (tutti in carcere, ndr). Sono persone cattive e pericolose perché il loro stato di tossicodipendenza può influire sull’atteggiamento che hanno”. La donna ha poi continuato: “Ibrahim più volte mi ha chiesto di avere rapporti sessuali con lui dietro cessione di stupefacenti. Ma io non ho accettato. Ho visto Desirée avere atteggiamenti che mi inducevano a pensare che potesse avere già avuto rapporti sessuali con lui”.

La 32enne ha poi raccontato di alcuni fatti riferiti da diversi frequentatori dello stabile di San Lorenzo. Sembra che Desirée abbia avuto rapporti con Ibrahim, Sisko e poi Yussef. Uno di loro potrebbe addirittura averla violentata post mortem.

Le prime ricostruzioni

Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire gli ultimi attimi di vita di Desirée Mariottini. Sembra che la 16enne sia arrivata per la prima volta nel centro il 10 ottobre. Cercava droga ma non aveva soldi. La mattina del 17 ottobre, Desirée aveva la droga e doveva solo trovare qualcuno che fosse in grado di iniettargliela. Dopo aver ricevuto alcuni rifiuti, la giovane trova una ragazza che accetta.

Il giorno della morte, Desirée stava molto male, era incosciente. Viene portata all’interno d un container. Qualcuno proponeva di darle acqua e zucchero, altri proponevano un’iniezione di insulina. Viene fatto divieto a tutti i presenti di avvertire il 118, perché ciò comporterebbe l’arresto di tutti.

La testimone 32enne dice di aver appreso della morte verso l’1 e 30. I soccorsi non sono arrivati prima delle 4 e 20 e sono stati allertati da una cabina telefonica. In quell’arco di tempo gli spacciatori hanno avuto tutto il tempo di dileguarsi.