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Ossa in Nunziatura, il medico legale: "Non è Emanuela Orlandi"

Tutto sul caso Emanuela Orlandi

Ancora lontano il ritrovamento di Emanuela Orlandi: il medico legale ha dichiarato che le ossa ritrovate sarebbero di una donna di circa 30 anni.

Le ossa trovate in Nunziatura sembrano essere appartenenti ad una donna tra i 25 e i 35 anni: sembra quindi errato il collegamento da parte delle forze dell’ordine tra il ritrovamento delle ossa del 31 novembre 2018 e la scomparsa di Emanuela Orlandi.

Era il 22 giugno 1983 quando Emanuela Orlandi, 15enne romana, scomparve nel nulla senza lasciare traccia. La famiglia Orlandi non trova ancora pace: dopo 35 anni dalla scomparsa, sembrava poter terminare la ricerca di Emanuela con il ritrovamento di ossa di donna nel Vaticano. Purtroppo un primo esame delle ossa ritrovate ha dato risultati non positivi. Giovanni Arcudi, direttore della Medicina Legale dell’università di Tor Vergata, in rappresentanza dello Stato Vaticano, ha dichiarato: “In questo momento non posso confermare l’età o il sesso prima di avere i risultati dei test di laboratorio ma la prima impressione, basata sull’esame di alcune strutture ossee è che si tratti di ossa di una donna intorno ai trent’anni, non di una adolescente”.

Nella giornata di martedì 6 novembre 2018 la polizia ha svolto una nuova ispezione ed ha ritrovato altre parti di ossa. Sembra allontanarsi anche l’ipotesi che i cadaveri fossero due, infatti secondo alcune indiscrezioni sembra che le ossa ritrovate possano essere appartenute a un solo scheletro.

Il legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, non vuole sbilanciarsi e tiene viva l’ipotesi sperata dalla famiglia: “Aspettiamo l’esito del Dna. Per la famiglia non cambia nulla. Non sappiamo se Emanuela è morta e se è morta non sappiamo quando. Quindi aspettiamo l’esito del Dna”. Ancora enorme il mistero che circonda questa vicenda.