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Ragazza trovata morta nella sua stanza, si teme per overdose

Ragazza trovata morta nella sua stanza, si teme per overdose

Roxana Chelea, 23 anni, rumena, naturalizzata italiana, è stata trovata morta nella sua stanza. Trovate tracce di droga vicino al cadavere.

“La vita è un labirinto, ma ogni labirinto ha la sua via d’uscita”. Poche righe che sembrano quasi una confessione sulla sua visione del mondo. Roxana Chelea, 23 anni, rumena, naturalizzata italiana ha scelto Facebook per esprimere il suo malessere esistenziale. Timori e turbamenti che la ragazza non è mai riuscita a superare. La 23 enne è stata trovata morta in una stanza che le era stata messa a disposizione dall’associazione Albero, di Albignasego, in provincia di Padova. Le indagini sono in corso, tra le piste quella dell’overdose.

Roxana, vittima di overdose?

Sulla morte di Roxana aleggia l’ombra dell’overdose. Secondo quanto riportato dal sito di PadovaOggi, al momento del ritrovamento del corpo della ragazza, sono state rilevate tracce di una sostanza stupefacente e di una siringa. Le autorità, però, restano caute dall’identificare nella droga la causa del decesso di Roxana. La prova del nove arriverà solo grazie al referto dell’autopsia, prima di allora si tratta esclusivamente di congetture. Certo è, tuttavia, che se fosse confermata l’ipotesi dell’overdose, si tratterebbe della terza possibile vittima di droga nel padovano nel giro di una settimana.

Le altre sospette vittime

Con Roxana l’elenco delle vittime per droga salirebbe a 3. Le morti sospette su cui aleggia l’ombra dell’overdose sono fin troppo ravvicinate e fin troppo simili nelle loro dinamiche. Prima della 23 enne, gli agenti hanno trovato il cadavere di un 34 enne nigeriano, all’interno della stanza d’albergo di un hotel. L’uomo aveva preso una stanza la sera prima e quando il personale lo ha trovato in questo stato, la direzione ha contattato subito le autorità. Gli agenti sul posto hanno potuto constatare come a fianco al cadavere fossero presenti tracce di cocaina e eroina, nonché una bottiglia di brandy ormai vuota.

Analogo scenario per gli agenti che hanno scoperto il corpo di un 56 enne, all’interno della sua casa. Ad allertare gli agenti, questa volta è stata la figlia, insospettita dal fatto che il padre non rispondeva al citofono. Sul posto era presente anche la compagna, una 57 enne, che al momento dell’ingresso degli agenti si è presentata in evidente stato di alterazione. La donna è stata interrogata e su di lei potrebbe scattare una denuncia per omissione di soccorso. A fianco al corpo dell’uomo, gli addetti ai lavori hanno trovato una siringa e tracce di droga.