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Antonio Megalizzi, la salma rientra in Italia

antonio megalizzi

La salma di Antonio Megalizzi sta rientrando in Italia per i funerali. Il volo di Stato è atteso a Ciampino alla presenza di Mattarella.

E’ previsto per la giornata di martedì 18 dicembre il rientro in Italia della salma di Antonio Megalizzi, il ragazzo italiano morto in seguito alle ferite riportante durante l’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo l’11 dicembre. L’arrivo è previsto all’aeroporto di Ciampino, dove ad accogliere il feretro ci sarà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I funerali del giovane si terranno giovedì 20 dicembre a Trento.

Il rientro in Italia

La salma del giornalista 28enne è attesa all’aeroporto di Ciampino nel pomeriggio di martedì 18 dicembre, ad una settimana esatta dal giorno dell’attentato. Il trasferimento avverrà con un volo di Stato. Oltre a Mattarella, sarà presente anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Il feretro da Ciampino partirà alla volta di Trento, città natale di Megalizzi, per i funerali. La camera ardente verrà allestita nella chiesa parrocchiale di Cristo Re. Le esequie saranno celebrate, molto probabilmente, dall’arcivescono Lauro Tisi in Duomo. La famiglia Megalizzi è molto conosciuta all’interno della comunità parrocchiale di Trento. La madre Annamaria è catechista e ministro straordinario della Comunione, mentre la sorella Federica anima il coro parrocchiale.

Il progetto dell’Università

L’università di Trento, nella persona del rettore Paolo Collini, ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la morte di Antonio Megalizzi, comunicando l’impegno a portare avanti il progetto iniziato da Megalizzi. “La radio esiste già ed è EuroPhonica – ha detto – L’Università di Trento si impegna a dare gambe e braccia a questo progetto, con cose molto concrete. Anzitutto inserendo nei programmi di mobilità internazionale le attività dei ragazzi che ci lavoreranno: ad esempio rimborsare le spese di viaggio agli studenti che dovranno andare a Strasburgo per seguire una plenaria del Parlamento europeo. Metteremo a disposizione lo spazio e le risorse economiche”.

Le indagini

In Francia continuano le indagini sull’attentato. Oltre alle due persone già catturate, una terza è stata presa e incriminata. Si tratta di un 37enne, parente di Cherif Checkett. Secondo gli inquirenti, questa terza persona avrebbe avuto un ruolo chiave nel fornire la pistola calibro 8 usata dall’assassino per la strage. L’uomo è stato incriminato per “cospirazione criminale” e “acquisizione, possesso e trasferimento di armi di categoria B da almeno due persone in relazione a un’impresa terroristica”.