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Neonati morti a Brescia, la mamma di Marco: "Ha preso un batterio"

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Chiede la "verità" la mamma di uno dei 4 neonati morti agli Spedali civili di Brescia. Il direttore dell'Asst assicura però che il reparto "è sicuro"

“Mio figlio è nato un po’ sottopeso, ma durante il ricovero si era stabilizzato. Poi, all’improvviso, una sera mi hanno detto che si era aggravato. La mattina successiva, mio figlio era morto” racconta disperata la mamma di Marco, uno dei quattro neonati deceduti agli Spedali civili di Brescia. Ai microfoni di Mattino Cinque la donna rivela poi quanto successo alla sua compagna d’ospedale: “Anche la sua bambina si è aggravata improvvisamente e nella notte l’hanno portata via”.

Morto per shock septico

Dopo la tragedia la mamma aveva raccontato, in una lettera aperta inviata ad un giornale locale: “Il 29 dicembre ci dicono che non possiamo fare la terapia perché dagli esami pare che avesse in corso un’infiammazione. La mattina dopo, il 30, mi chiamano e mi dicono che il bambino è peggiorato e hanno dovuto intubarlo a causa di uno shock septico. – sottolineando – Quando arrivo in ospedale noto che nella stanza manca la culla di una bimba e scopro poco dopo che la piccola è morta durante la notte”.

“Mi dicono che Marco ha preso un batterio” proseguiva la donna, precisando: “Non accuso nessuno di negligenza, ma voglio sapere cosa è accaduto, visto che ho esposto anche al primario dei dubbi sulla sterilità e su alcune cose secondo me poco adeguate in un reparto simile”. In attesa dei risultati delle indagini, il direttore generale dell’Asst Marco Trivelli ha voluto però rassicurare che il reparto di Terapia intensiva neonatale degli Spedali civili di Brescia “è un posto sicuro in cui i pazienti non hanno da temere. – dice all’Adnkronos – L’attenzione alla sterilità è elevata e il livello di attenzione alle infezioni è altissimo, eccezionale”.