Giorgio Meroni La meningite da meningococco ha provocato la morte di un bambino di due anni all’ospedale Maggiore di Bologna nella notte tra il 18 e il 19 gennaio. Per 34 persone, ovvero il nucleo familiare e gli operatori sanitari, è scattata la profilassi secondo quanto riferisce Tgcom24. E’ emerso che il bimbo non frequentava l’asilo.
La ricostruzione
Stando a quanto ricostruito dall’Asl, il bambino aveva la febbre da diverse ore ed era stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore nella mattina di venerdì 18 gennaio. “Presentava un’infiammazione alle alte vie respiratorie e rispondeva alla terapia di paracetamolo, condizioni comuni in periodo di picco influenzale che non hanno richiesto ulteriori provvedimenti” spiega in una nota l’azienda sanitaria. Così i medici hanno stabilito di dimettere il bimbo con una terapia antipiretica e anti-infiammatoria. La situazione con il trascorrere delle ore è però peggiorata: da qui la decisione di portare il bambino nuovamente al Pronto Soccorso.
“Ceppo del meningococco di tipo B”
Ai dottori le condizioni del bambino sono apparse molto gravi “con segni evidenti di shock settico in atto. Immediate le terapie di supporto vitale, alle quali tuttavia il bambino non ha risposto”. Dopo il ricovero nel reparto di rianimazione, il bimbo è purtroppo deceduto nella notte tra il 18 e il 19 gennaio. “Gli accertamenti microbiologici – si legge ancora nel comunicato dell’azienda sanitaria – hanno identificato la presenza di Neisseria mengitidis, ceppo del meningococco di tipo B, confermando la diagnosi clinica di shock settico che, quando provocato da tale batterio, ha esito infausto in elevata percentuale”.
