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Idrovolante si capovolge sul lago di Como: salvo il pilota

Idrovolante ribaltato a Mandello del Lario

Un idrovolante è si è capovolto durante un ammaraggio sul lago di Como, nelle acque antistanti Mandello del Lario. Salvo un uomo di 59 anni.

Un idrovolante si è capovolto sul lago di Como, in Lombardia, nelle acque antistanti il comune di Mandello del Lario. Secondo quanto riportato dal Corriere di Como, l’incidente è avvenuto durante un ammaraggio non previsto. A bordo del veivolo si trovava un uomo di 59 anni residente in Brianza (nel Comune di Giussano, secondo quanto riferito da Il Cittadino). L’uomo è stato soccorso da un’imbarcazione e immediatamente trasferito in ospedale in codice giallo. Non ha riportato lesioni significative, ma i medici gli hanno diagnosticato uno stato di ipotermia. Sull’idrovolante non c’erano passeggeri. L’allarme è stato lanciato da una donna, che ha assistito all’incidente. Immediato l’intervento dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, oltre che della Polizia locale.

Incidente aereo sul lago di Como

Restano ancora incerte le cause dell’ammaraggio, avvenuto intorno alle ore 10.30. L’aereo stava sorvolando il territorio di Olcio. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, è possibile che l’idrovolante abbia riscontrato un problema tecnico. Il pilota avrebbe dunque tentato di effettuare un atterraggio di emergenza. Il veivolo era decollato pochi minuti prima dall’Aviosuperficie Kong, a sud di Lecco, riferisce il Corriere di Como.

Non appena è stato lanciato l’allarme, l’Hangar di Como ha inviato un gommone sul luogo dell’incidente come supporto ai Vigili del Fuoco nel recupero del pilota e del veivolo. Terminate le operazioni di recupero, l’idrovolante è stato trasportato fino al Moregallo.

Ultraleggero precipitato in Salento

Il 27 gennaio, un ultraleggero è precipitato in Salento, nei pressi della strada che collega il comune di Ugento con la frazione di Gemini. All’impatto col suolo, il veivolo si è incendiato. Entrambi gli uomini a bordo sono deceduti. Si tratta dell’imprenditore 73enne Tommaso Arbace, che stava pilotando l’aereo, dell’amico Gianluca Causo, 43 anni. L’aereo era decollato dal campo volo di Gemini. Poco dopo l’inizio del volo, Arbace ha dovuto eseguire una virata rapida, forse causata da un guasto tecnico o da un errore umano.

Nella stessa zona, il 25 maggio 2014, hanno perso la vita altre due persone in un incidente analogo. L’aereo si è schiantato contro un albero: padre e figlio sono morti carbonizzati.