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Morte di Imane Fadil, aperta un'indagine per omicidio volontario

Morte Imane Fadil, indagine per omicidio volontario

La Procura di Milano ha aperto un'indagine. La modella aveva confidato ai familiari il timore di essere stata avvelenata.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica della morte di Imane Fadil, la modella di origini marocchine testimone chiave nel processo Ruby. Le forze dell’ordine indagano per omicidio volontario, si apprende dall’Ansa. Secondo quanto emerso dai primi esami tossicologici eseguiti sul corpo, la donna, 34 anni, è morta per “un mix di sostanze radioattive“. Ulteriori dettagli saranno rivelati dall’autopsia, che è stata disposta dalle autorità giudiziarie. Il procuratore Francesco Greco ha fatto sapere che la stessa modella aveva espresso ai suoi familiari e legali il timore di essere stata avvelenata.

Il ricovero e la morte

Il decesso risale al 1 marzo ed è sopraggiunto, dopo “un mese di agonia“, all’ospedale milanese Humanitas, dove è stata ricoverata a gennaio. Durante il ricovero, i suoi organi sono andati incontro a un “cedimento progressivo”, si legge nei documenti della Procura, che le hanno provocato forti dolori. È stata ricoverata prima in terapia intensiva e poi nel reparto di rianimazione. “L’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro di tutta la documentazione clinica e della salma”, ha dichiarato il portavoce dell’Humanitas di Rozzano. “Il 6 marzo, l’Humanitas ha avuto gli esiti tossicologici degli accertamenti richiesti e lo ha prontamente comunicato agli inquirenti”. Il personale ospedaliero “ha messo in campo ogni intervento clinico possibile per la cura e l’assistenza”. Per rispetto della privacy e per non ostacolare l’indagine in corso, il nosocomio ha inoltre precisato che “non rilascerà ulteriori commenti su nessun aspetto di questa vicenda”.

Il procuratore Greco ha specificato che, durante le settimane del ricovero, l’ospedale non ha mai allertato la magistratura circa le condizioni di Imane Fadil né ha comunicato i suoi sospetti di avvelenamento.