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Bus dirottato, chi sono i bimbi eroi che hanno chiamato i Carabinieri

bambini eroi

Pullman sequestrato e incendiato. Chi sono i due bambini eroi che hanno dato l'allarme e hanno permesso di evitare la strage.

Se la tragedia dell’autobus è stata sventata è stato grazie all’intervento delle forze dell’ordine, ma anche alla prontezza di due bambini che sono riusciti a dare l’allarme salvando la vita a tutti i loro compagni. I due erano a bordo del bus guidato da Ousseynou Sy e poi dato alle fiamme alle porte di San Donato. I due ragazzini sono riusciti a prendere il loro telefono senza che l’autista se ne accorgesse e hanno chiamato i Carabinieri che hanno rintracciato il mezzo e sono intervenuti prontamente.

Bambini eroi

Si chiamano Rami e Riccardo e sono gli eroi della tragedia sventata a San Donato. 51 bambini sequestrati e una tanica di benzina, il pullman che si trasforma rapidamente in un inferno di fiamme. Poteva essere una strage, e se i ragazzini hanno potuto riabbracciare i loro genitori è grazie alla prontezza di due di loro. Ad allertare i carabinieri sarebbero stati proprio loro, che si trovavano a pochi centimetri dal dirottatore. Quando l’attentatore ha spiegato loro le sue intenzioni avrebbe anche chiesto alle insegnanti di legare i ragazzi e sequestrare i loro cellulari. I due sono stati però furbi e svelti e hanno nascosto gli smartphone che hanno poi utilizzato per allertare le forze dell’ordine. “L’autista ci ha ammanettati e minaccia di dare fuoco a tutto” avrebbero detto, facendo così scattare l’allarme.

Salvati dal loro coraggio

Il comandante provinciale dei Carabinieri di Milano avrebbe fatto una prima ricostruzione. L’allarme sarebbe “scattato grazie a due telefonate al 112 di un accompagnatore che era a bordo del mezzo e da un bambino che aveva chiamato i genitori”. Un altro ragazzino avrebbe invece detto che sono stati due suoi compagni ad avvertire i soccorsi. Rimangono quindi tanti gli aspetti da chiarire, ma ciò che è importante è che la strage è stata sventata grazie alla prontezza dei ragazzini e alla professionalità dei carabinieri. Come sottolineato ancora dal comandante De Marchis: “La cosa importante è la felice risoluzione di un evento, che poteva portare a un epilogo tragico, grazie al coraggio dei ragazzi”.