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Sciretti: "Scuola Diaz per gli anarchici", busta esplosiva a Torino

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Secondo plico esplosivo in pochi giorni a Torino. Il destinatorio è il leghista Alessandro Sciretti: aveva evocato "la scuola Diaz" per gli anarchici

“Solidarietà a Chiara Appendino per la busta minatoria ricevuta. I delinquenti non ci fanno paura, ci fanno solo schifo. Torino è di chi la ama” aveva scritto il primo aprile 2019 Alessandro Sciretti, capogruppo della Lega della Circoscrizione 6 di Torino. Quattro giorni dopo un plico simile a quello indirizzata al sindaco è arrivato presso la portineria di via San Benigno 22, nel quartiere Barriera di Milano. Un’impiegata ha notato che la busta era “strana” ed ha lanciato l’allarme.

“Poteva esplodere”

Il mittente, ovvero “Scuola A. Diaz Genova”, era difatti lo stesso della busta esplosiva che doveva arrivare nelle mani di Chiara Appendino, ma che è stata intercettata in tempo. Il destinatario era invece Alessandro Sciretti, finito al centro delle polemiche perché nel commentare le proteste degli anarchici per lo sgombero dell’Asilo di via Alessandria aveva dichiarato: “Ci vuole un po’ di scuola Diaz”. Nei giorni successivi era stato contestato sotto la propria abitazione.

“La mia frase di quel giorno era indubbiamente infelice. E mi ero scusato subito dopo. Ma da una dialettica anche forte a minacce di questo tipo ce ne corre. La manifestazione davanti a casa forse ci stava. Ma la bomba è indice di volontà di alzare la tensione” dichiara quindi l’esponente leghista.

Presso la Circoscrizione 6 di Torino sono intervenuti infatti gli artificieri, i quali hanno accertato che il plico poteva esplodere. L’innesco è uguale a quello della inviato alla Appendino, ma i grammi di polvere pirica sono di più, come riporta La Stampa.

“Violenza intimidatoria”

“Esprimo la solidarietà della Città di Torino al consigliere della VI circoscrizione, Alessandro Sciretti per il vigliacco atto criminale subìto. La comunità della nostra Città continuerà a rifiutare qualsiasi violenza, che non avrà mai nulla a che vedere con la Politica” scrive su Facebook Chiara Appendino.

Solidarietà anche da parte del governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, il quale assicura: “Le istituzioni, al di là delle appartenenze politiche, sono unite nel condannare e respingere ogni forma di violenza intimidatoria”.