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Saviano, allerta del Consiglio d'Europa per le parole di Salvini

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"Un bacione a Saviano. Sto lavorando a una revisione dei criteri per le scorte" aveva detto Salvini in una diretta Facebook

Ad accendere i riflettori sulla scorta di Roberto Saviano pare sia stata una dichiarazione di Matteo Salvini sul possibile ritiro della protezione al giornalista e scrittore. “Un bacione a Saviano. Sto lavorando anche a una revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno 2 mila uomini. Valuteremo tecnicamente e obiettivamente, non politicamente per simpatia o antipatia”, aveva detto il leghista nel corso di una diretta Facebook pubblicata a fine maggio. Le parole sarebbero però state considerate una “intimidazione” e sono state pertanto aggiunte ai casi di allerta pubblicati sulla piattaforma per la tutela dei giornalisti. L’episodio è stato classificato dal Consiglio d’Europa come “intimidazione attribuibile allo Stato” e inserito tra i casi di massima pericolosità.

Il giudizio del Consiglio d’Europa

“Saviano è sotto scorta della polizia dal 2006, dopo aver pubblicato il libro “Gomorra”, denunciando le pratiche della camorra, la mafia napoletana” ha ricordato il Consiglio. “Nel video – fanno sapere – Matteo Salvini manda un bacio alla telecamera dicendo: “Sto lavorando a una revisione dei criteri per le scorte”.

Non è la prima volta

Stando a quanto riferito da Repubblica, non sarebbe la prima volta che Salvini minaccia Saviano di revocare la scorta. Nel 2017, prima delle elezioni, aveva già dichiarato di voler “valutare se ci fosse qualche rischio che giustificasse le misure di sicurezza per Saviano, per capire dove andava a finire il denaro degli italiani”. Un secondo avvertimento era poi arrivato nel giugno 2018, quando Salvini aveva detto: “Valutiamo se gli serva la scorta“.