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Agrigento, in crescita il numero di cani uccisi con polpette avvelenate

polpette avvelenate

La comunità siciliana ha dato inizio a una vera e propria caccia all'uomo per rintracciare i fautori dell'eccidio.

Succede a Cianciana, in Sicilia. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha deciso di mettere una taglia di 5mila euro per trovare il responsabile dell’eccidio dei cani trovati morti nella zona. Nel mese di giugno 2019, infatti, le carcasse di diversi esemplari sono state rinvenute nei dintorni di Agrigento, lasciando sgomenti gli abitanti. Il numero crescente dei cadaveri ha spinto i volontari a estremi rimedi. L’Associazione sospetta che qualcuno abbia lasciato delle polpette avvelenate lungo i sentieri in cui i cani vivevano. La comunità locale, scioccata, ha voluto manifestare il proprio disprezzo nei confronti degli assassini. I cittadini hanno condannato ogni tipo di maltrattamenti sugli animali con numerosi post sui social network.

La strage di cani

Sono almeno sei i cani che sono stati avvelenati nella metà di giugno 2019 nella provincia di Agrigento. L’ultimo animale è stato ritrovato morto, dopo interminabili ore di stenti e, la mattina di domenica 9 giugno. Il cadavere verrà analizzato dagli esperti per cercare di capire quale tipo di veleno abbia causato il decesso del cane. Altri due animali, rintracciati e portati in salvo dai volontari, stanno lottando fra la vita e la morte. Altri tre, invece, sarebbero stati dichiarati fuori pericolo dopo le cure dei veterinari.

Aperta la caccia ai responsabili della strage. Ad essa stanno partecipando gli amanti degli amici a quattro zampe e molti volontari siciliani, intenzionati a fare luce sul caso.