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Sea Watch, Carola Rackete potrebbe tornare libera

Carola rackete torna libera

L'udienza di convalida del fermo davanti al Gip di Agrigento potrebbe rappresentare una svolta nella vicenda della capitana.

Carola Rackete potrebbe tornare libera già oggi. È quanto riporta Il Corriere della Sera, secondo il quale la capitana della Sea Watch potrebbe lasciare gli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida dell’arresto prevista per il pomeriggio. Il pm Luigi Patronaggio potrebbe infatti chiedere solo il divieto di dimora nella provincia di Agrigento, permettendole di tornare a piede libero.

Possibile espulsione

La capitana si trova attualmente agli arresti domiciliari in Sicilia, affidata alle cure di una donna di 74 anni. Lì è stata trasferita dopo l’arresto a bordo della Sea Watch e lì attende di essere prelevata e portata davanti al Gip di Agrigento per rispondere delle accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, rifiuto di obbedienza a una nave da guerra e navigazione in zone vietate. Per lei le porte del carcere italiano potrebbero non aprirsi mai. È infatti possibile che il giudice opti per il divieto di dimora, opzione che permetterebbe l’applicazione del decreto di espulsione immediata dal territorio italiano. Il documento sarebbe già stato redatto dal Viminale, informa il ministro Matteo Salvini.

L’incidente con la GdF

Tra i reati contestati a Carola Rackete c’è anche quello di aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza che si era frapposta tra la Sea Watch e la banchina del molo di Lampedusa. La capitana ha chiesto scusa pubblicamente per la manovra. In sua difesa è intervenuta Giorgia Linardi, portavoce della Ong, che ha assicurato che la capitana “ha effettuato le proprie manovre molto lentamente. Ed è un fatto che la GdF ha deciso di infilarsi nello spazio ridotto tra la nave e la banchina, quando la Sea Watch stava già attraccando”.