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Chi era Massimo Imbesi, l'escursionista morto a Stromboli

Massimo Imbesi Stromboli

Il 35enne, residente a Milazzo con la passione per le foto, aveva superato la selezione per diventare allievo ufficiale di coperta.

È morto mentre scalava quel vulcano che tanto amava, tra quel cielo e quel mare – quelli delle Eolie – che gli permettevano di vivere esperienze irripetibili. Era tornato a Stromboli insieme a un amico brasiliano, quando sono stati sorpresi dall’esplosione in cui Massimo Imbresi ha perso la vita per cause ancora da accertare. Più fortuna ha avuto l’amico, che è stato salvato dall’intervento dei soccorritori.

Chi è Massimo Imbresi

Massimo Imbresi, 35enne originario di Messina ma residente a Milazzo, ne era sicuro: “Il cielo di Stromboli è differente“. Lo aveva scritto in un post sui social, come didascalia a una foto che lo immortalava proprio sotto quel cielo. Poco meno di un anno fa, il 26 luglio 2018, era riuscito a superare la selezione per diventare allievo ufficiale di coperta, con ottimi voti. Un traguardo che ha festeggiato andando al mare, “ma quello più conosciuto e familiare, quello che preferisco, quello della Spiaggia di Pontenete di Milazzo, quello di casa”. Guardava con entusiasmo al suo futuro: “È stata un’esperienza unica. Mi darà l’opportunità di prendere aerei, treni, alloggi di fortuna, salire a bordo, viaggiare, lavorare e godere di questa pazza vita, di questo mare”.

Morto durante l’eruzione

“Ieri mattina l’ho visto assieme a un amico, un sudamericano molto alto”, ha raccontato Gianluca Giuffrè, un abitante di Ginostra citato da Huffpost. “Stavano andando a fare foto del vulcano. Non lo conoscevo bene, ma lo vedevo sempre passare per i sentieri di Ginostra per degli scatti che erano la sua passione”. Il suo corpo è stato recuperato e portato a Milazzo, in attesa della decisione della magistratura e dell’eventuale autopsia. Il grosso ematoma sul suo torace fa supporre che sia morto in seguito a una caduta sugli spuntoni di pietra lavica mentre cercava di mettersi in salvo.