È ormai scoppiato il caso nel caso a seguito della pubblicazione di un’immagine che ritrae uno dei due giovani fermati per l’omicidio di Mario Rega Cerciello bendato e ammanettato durante il suo interrogatorio. Le polemiche sono montate e l’Arma ha comunicato l’apertura di un’inchiesta interna che ha portato all’individuazione del carabiniere che ha compiuto tale atto e di colui che ha scattato e poi diffuso, probabilmente via whatsapp, lo scatto.
Interrogato bendato e ammanettato
Poco dopo la pubblicazione sulla stampa della foto incriminata, è arrivato il commento di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano: “Queste sono cose che non devono accadere” ha detto ricordando il fratello, morto nel 2009 in circostanze ancora poco chiare dopo essere stato arrestato. Ad Adnkronos, Ilaria ha detto che non è possibile che una persona sospettata di un delitto possa finire in quelle condizioni, “di qualsiasi cosa si possa essere accusati e qualunque sia la nazionalità“. Il suo pensiero, ha assicurato, va comunque “alla famiglia del vice brigadiere”.
“Fare chiarezza sulla foto”
Sul caso è intervenuta anche la madre di Federico Aldovrandi, studente ferrarese morto nel 2005 a seguito di un fermo di Polizia. “Se non si conosce l’autenticità e non si sa chi ha scattato questa foto è difficile dare un’interpretazione. Però credo ci sia bisogno di chiarezza questa volta come le altre. Ci vuole trasparenza. Quando ci sono episodi di violenza che coinvolgono le forze dell’ordine ci vorrebbe enorme cautela e grande professionalità“. “Legittimo – ha proseguito – che debba essere interrogato, ma perché una benda? Si tratta di un omicidio e come tale va indagato non perché si tratti di un militare ma perché è una persona“.