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Etna: cenere lavica fuoriesce dal vulcano

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Dall'Etna, boati e abbondante emissioni di cenere lavica: la società che gestisce l’aeroporto di Catania ha deciso di chiudere spazio aereo.

L’Etna sta attraversando una nuova fase eruttiva che interessa i crateri sommitali. La popolazione è in grado di udire boati e vedere l’abbondante e intensa emissione di cenere lavica. Quest’ultima ha portato alla decisione di chiudere un settore dello spazio aereo per evitare incidenti. Tale decisione è presa dall’Unità di crisi della Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania. In ogni caso, quattro aeromobili attereranno ogni ora. Le partenze, almeno per il momento, non subiranno limitazioni. Quasi certamente, però, subiranno dei ritardi e potranno andare in contro ad altri disagi.

Il vulcano rimane costantemente monitorato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio dell’Etna (Ingv-Oe). L’INGV ha rilasciato un comunicato in cui vengono riportate le informazioni principali circa la nuova attività vulcanica: “A partire dalle ore 04:30 UTC circa, le telecamere del sistema di videosorveglianza hanno mostrato un’emissione di cenere dal Cratere di NE. Il materiale fine viene disperso dai venti in direzione sud. L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su valori medi, senza mostrare variazioni”.

Etna: cenere lavica dai crateri sommitali

Un episodio simile era successo quest’Estate, precisamente durante la mattinata di sabato 27 Luglio 2019. Anche quel giorno, infatti, i sismografi dell’Ingv avevano registrato una nuova attività eruttiva sull’Etna. Secondo gli strumenti di rilevazione si era aperta una nuova frattura sul vulcano siciliano situata alla base meridionale del nuovo cratere di Sud-Est. Prima dell’apertura di questa bocca, però, si era registrato anche un aumento delle scosse vulcaniche. Moltissimi i siciliani che erano scesi in strada ad ammirare lo spettacolo della nuova eruzione regalata dall’Etna.