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Gioielliere condannato a 13 anni di galera: uccise rapinatori nel 2008

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È stato condannato a 13 anni di carcere il gioielliere 57enne che nel 2008 uccise due malviventi che avevano tentato di rapinare il suo negozio.

Condanna kafkiana per un gioielliere di Nicolosi, in provincia di Catania. È stato condannato a 13 anni di carcere per aver ucciso due rapinatori ed averne ferito un terzo il 18 febbraio del 2008. L’uomo aveva infatti affrontato di persona i tre malviventi, che erano entrati nella sua gioielleria puntando una pistola (poi rivelatasi finta) alla testa della moglie. Secondo l’accusa, la pena è stata commisurata tenendo conto del fatto che il gioielliere avrebbe sparato i colpi fatali mentre i rapinatori stavano fuggendo e quindi erano voltati di spalle.

Gioielliere condannato a 13 anni

Per il 57enne Guido Gianni la Procura aveva inizialmente chiesto una condanna a 17 anni di carcere, poi ridottasi a 13 anni con in aggiunta il risarcimento ai familiari delle vittime disposto dai giudici. Secondo l’accusa infatti, i proiettili che hanno causato la morte dei due rapinatori sarebbero stati sparati dal gioielliere mentre i malviventi fuggivano e quindi senza che questi costituissero più un pericolo per l’uomo.

Gli avvocati della difesa affermano invece come in quei confusi momenti la mente dell’uomo fosse annebbiata da uno stato emotivo di forte alterazione dovuto all’aggressione appena subita dalla moglie. Secondo queste modalità si configurerebbe infatti la tesi della legittime difesa.

Le parole dell’uomo

Intervistato dai giornalisti presenti in tribunale, il signor Guido Gianni ha ribadito di essere lui l’unica vittima di questa vicenda: “L’incubo non è mai finito. Prosegue come quel famoso sogno dal quale uno si vorrebbe risvegliare. Purtroppo quando un cittadino si trova nei guai per volontà degli altri viene punito perché come ha detto il pm, io da vittima mi sono trasformato in carnefice. Quindi la vittima, che sono io, va a processo”.

Il commento di Matteo Salvini


In merito alla sentenza della corte d’Assise è giunto in serata anche il commento del leader della Lega Matteo Salvini, che sui social scrive: “Vergogna! La “giustizia” italiana condanna alla galera il commerciante aggredito nel 2008 a Nicolosi, in Sicilia, con la moglie minacciata di morte… Io sto con chi si difende, sempre”. L’ex ministro dell’Interno è noto per essere sempre stato in prima fila nella battaglia politica in favore dell’introduzione del concetto di legittima difesa.