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Imola, investe uomo che ha rubato telefono al figlio: arrestato 44enne

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Omicidio a Imola, 44enne investe l'uomo che ha rubato il cellulare del figlio. Per lui è scattato il fermo. Ora si difende: "Non volevo ucciderlo"

Omicidio a Imola, dove un furto si è trasformato in una tragedia. Un marocchino di 34 anni ha rubato il cellulare di un giovane: il padre si è fatto giustizia da sé investendolo e uccidendolo.

Omicidio a Imola, la reazione di un padre

Ha 44 anni l’operaio emiliano arrestato per aver investito e ucciso un uomo di 10 anni più giovane, colpevole di aver rubato il cellulare di suo figlio. Nei giorni scorsi tra i due era già scoppiata una rissa.

L’omicidio si è verificato in via Mameli a Imola, intorno alle 22.30 di domenica 5 gennaio 2019. I fatti si sono verificati in un vicolo stretto del centro storico, dove il 44enne a bordo del suo fuoristrada ha travolto il marocchino regolare in Italia. Il violento impatto non gli ha lasciato scampo: inutili gli interventi dei soccorritori. La vittima è morta durante il trasporto in ospedale. Dopo l’incidente, l’operaio, in evidente stato confusionale, ha raggiunto il vicino commissariato, dove ha raccontato l’accaduto, ammettendo le sue responsabilità. Ora si difende: “Non volevo ucciderlo”.

La Procura di Bologna lavora sul caso per far luce sull’esatta dinamica dell’incidente. Tuttavia, la polizia non ha creduto alle parole del 44enne: per gli agenti, infatti, non si sarebbe trattato di una semplice fatalità. Per questo motivo, una vola effettuato l’interrogatorio, l’uomo è stato arrestato. Su di lui grava l’accusa di omicidio volontario aggravato.

La scelta è motivata da una serie di precedenti. A fine anno, infatti, la vittima ha minacciato il figlio minorenne dell’uomo finito in manette e gli ha rubato lo smartphone, per il cui furto il padre aveva già sporto denuncia alla polizia. Eppure l’uomo non ha esitato a farsi giustizia da sé: è andato a cercare il marocchino e tra i due è scoppiata una violenta rissa. Entrambi, infatti, erano finiti in ospedale.

Gli animi pare non si fossero tranquillizzati. Secondo quanto raccontato dall’operaio, infatti, nello stesso giorno dell’omicidio il marocchino ha di nuovo minacciato suo figlio. Il 44enne ha incrociato la vittima in una stradina del centro e la sua reazione è stata incontrollata. L’operaio di Imola, infatti, ha colpito il 34enne con la parte anteriore destra del fuoristrada. Nel racconto da lui riportato alla polizia, l’intento era semplicemente quello di sbarrargli la strada e affrontarlo faccia a faccia.

“Io credo che il mio assistito abbia collaborato fin da subito. Ha chiamato il 118 ed è andato a costituirsi in commissariato. Ha avuto un comportamento corretto, è distrutto e pentito per quanto è successo, non voleva ucciderlo. Mi auguro che la procura valuti questi elementi. È un epilogo che non doveva accadere”. A dichiararlo è Luca Sebastiani, avvocato dell’operaio di 44 anni per il quale sono scattate le manette.