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Cane impiccato a Pescara: gesto intimidatorio di un 29enne aquilano

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Un uomo di 29 anni è stata condannato a tre anni di carcere per aver impiccato un cane a Pescara: il gesto voleva essere intimidatorio.

Voleva compiere un gesto intimidatorio nei confronti di una donna: con queste motivazioni un uomo di 29 anni di origini aquilane ha impiccato un cane a Pescara. L’episodio risale all’agosto 2019, ma il colpevole è stato condannato dal tribunale a scontare tre anni di carcere. Mentre si trovava dietro le sbarre per delle accuse di stalking, infatti, avrebbe fatto irruzione nella casa della donna e avrebbe appeso alla recinzione esterna il suo cucciolo di cavalier king.

Cane impiccato a Pescara

La condanna di tre anni emessa dal tribunale comprenderebbe altri reati che il giovane aquilano avrebbe commesso. Tra questi, lo scorso agosto avrebbe impiccato un cane a Pescara per intimidire una donna e invitarla a non denunciarlo. Purtroppo, però, alcune telecamere di sicurezza avrebbero ripreso la scena e la donna, facendosi coraggio, avrebbe mostrato le immagini ai carabinieri. Così sono scattate le indagini a carico di un 29enne di origini aquilane che era evaso dal carcere per irrompere nella casa della donna. Di lì avrebbe impiccato alla recinzione il cavalier king della signora come gesto intimidatorio per non farsi denunciare. Era disposto a qualsiasi cosa per evitare la prigione.

La Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) si sarebbe costituita parte civile nel processo e in una nota avrebbe dichiarato il proprio sostegno legale alla donna. Michele Pezone, responsabile dei Diritti Animali ha detto: “Siamo soddisfatti per la sentenza nonostante lo sconto di pena dovuto alla scelta del rito abbreviato”. “È importante che chi commette reati così gravi capisca l’orrore di cui si è reso responsabile e paghi il suo conto con la società – ha poi aggiunto -. In questo caso, l’uccisione di un animale ha avuto un minimo di giustizia ma purtroppo non va sempre così, visto che le pene previste dal nostro ordinamento sono ancora troppo lievi”.