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Coronavirus, stop a voli da Cina: l'Italia si raggiunge facendo scalo

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Bloccati i voli dalla Cina dopo l'emergenza coronavirus. Tuttavia, facendo scalo a Mosca, Francoforte, Dubai e Bangkok è possibile arrivare in Italia.

L’allarme coronavirus ha duramente impattato sulla produzione e sulle vendite a livello globale. In Cina le fabbriche di auto sono chiuse da metà gennaio. Molte le restrizioni e le misure di sicurezza adottate dalle autorità di Pechino e da quelle locali. L’obiettivo è sempre stato contenere e arginare la diffusione dell’epidemia. General Motors, Fca e Toyota hanno annunciato la parziale riapertura di alcuni impianti. La priorità resta la sicurezza sul posto di lavoro: per questo motivo, la regolare ripresa di tutte le attività pare possa esserci solo quando la situazione sarà più sicura e opportuna.

A risentirne è anche il turismo: oltre 60 compagnie aeree hanno deciso di interrompere temporaneamente i loro voli da e per la Cina. Tra le prime c’è stata la British Airways. Negli ultimi giorni sono stati cancellati oltre l’80% dei voli, soprattutto nella regione dell’Hubei, focolaio del virus. Divieto di volare da Wuhan, la città più colpita dall’epidemia: la disposizione è attiva almeno fino al 27 febbraio, ma potrebbe essere posticipata la data qualora la situazione non dovesse migliorare. Lufthansa ha sospeso i voli per la Cina. Stessa scelta presa da Swiss e Austrian Airlines. Air France ha sospeso i suoi tre voli settimanali diretti a Wuhan. Disposizioni più severe da parte del Canada, che con la compagnia di bandiera ha sospeso i voli diretti per Pechino e Shanghai fino al 29 febbraio. Anche l’olandese Klm sta riducendo di molto le tratte.

Coronavirus, bloccati i voli aerei

L’istituto di ricerche Ihs Markit ha valutato l’impatto del virus cinese sull’industria automobilistica cinese. Si stimano 350mila unità perse. Tuttavia, il buco nella produzione potrebbe salire fino a 1,7 milioni qualora i colossi automobilistici dovessero riprendere le proprie attività solo a metà marzo. Al momento non si esclude neppure un’interruzione della catena di approvvigionamento cinese causata dalla carenza di pezzi di ricambio provenienti dal Hubei, uno dei principali centri della componentistica mondiale. L’assemblaggio dei veicoli non si ferma solo in Cina: impianti chiusi anche in Corea del Sud, in Giappone e, anche se in maniera meno consistente, in Europa. I danni del coronavirus sono ingenti sia sul piano umanitario sia su quello economico.

Bloccare del tutto gli arrivi dalla Cina resta impossibile, almeno fino a quando altri Paesi non adotteranno soluzioni come quelle prese dal governo italiano. Alcuni paesi africani non hanno neppure interrotto i voli diretti provenienti dalla Cina. Nei nostri aeroporti, invece, è attivo il monitoraggio della temperatura corporea con il termometro laser per tutti i passeggeri in arrivo con voli internazionali. Se il passeggero controllato presenta una temperatura uguale o superiore a 37,5 gradi, proviene da zone a rischio e rientra nei casi sospetti previsti dalle linee guida del ministero, viene sottoposto a una breve intervista e vengono attivate le procedure sanitarie di biocontenimento. Ma sono molti gli scali internazionali che permettono a chiunque sia partito dalla Cina di arrivare nel nostro Paese, aggirando il blocco dei voli diretti imposto dal governo italiano.

Come raggiungere l’Italia dalla Cina

Partire da Pechino e arrivare a Roma o Milan è impossibile. Tuttavia, a nessuno viene preclusa la possibilità di raggiungere l’Italia. Infatti, è sufficiente fare scalo in altri aeroporti esteri. Tra i più frequenti c’è quello di Francoforte, dal quale si può poi arrivare in Italia con solo una o due soste spendendo dai 700 ai 1000 euro per un posto in classe economy. In molti fanno scalo a Mosca prima di raggiungere il bel paese. La Russia ha fermato tutti i voli in partenza dalla Cina, ma consente alla compagnia Aeroflot di transitare nello scalo internazionale di Mosca-Sheremetyevo.

Altre soluzioni, meno economiche, prevedono uno scalo a Dubai (con Emirates), a Bangkok e a Seul (con Korean Air).