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Coronavirus, la pediatra rassicura: "Bambini meno a rischio"

lorenza crippa coronavirus

Coronavirus. Il punto della pediatra Lorenza Crippa, che spiega il basso rischio per i bambini e le precauzioni da adottare contro la nuova influenza.

Coronavirus, parla Lorenza Crippa, pediatra tra Gessate e Cambiago. Il messaggio della dottoressa volto a proteggere bambini e adulti, diventato virale su WhatsApp attraverso un audio: “Il nuovo virus non deve preoccupare”.

Coronavirus, parla la pediatra

Il coronavirus è ufficialmente scoppiato in Italia, mettendo in allerta – e in quarantena – tutto il Nord Italia, i piani alti del Ministero e non solo. Tra disinformazione, fake news e finti allarmi, sono tanti gli esperti in medicina che nelle ultime ore stanno intervenendo per mettere un punto alla situazione, cercando di aiutare quanto più possibile i colleghi presenti fin dalle prime ore nelle sale operative delle zone rosse in Italia dove il virus si è manifestato. L’ultima a parlare è stata Lorenza Crippa, pediatra tra Gessate e Cambiago, in provincia di Milano, che attraverso un audio WhatsApp ha deciso di diffondere alcune informative sul nuovo virus, utili sia per bambini che per adulti. “I bambini: il problema esiste veramente molto poco, perché il bimbo, in generale, è abituato ad affrontare i virus che per lui son tutti nuovi. […] Dall’influenza alla mononucleosi, come non vi ha preoccupato finora questo non vi deve preoccupare il coronavirus“. Un’epidemia per la quale nessuno ancora possiede gli anticorpi, che per essere arginata dovrebbe coinvolgere prima di tutto la consapevolezza del cittadino: “E’ molto importante che l’epidemia non abbia dei picchi troppo importanti, cioè troppa gente troppo contagiata tutta insieme. Succederà se ve ne andrete a zonzo, in giro, ovviamente, senza rispetto del contagio verso gli altri. […] Chiunque possa si fermi”.

Affidarsi alla medicina e alla scienza

Il consiglio della Crippa è semplice ed essenziale: niente panico, affidatevi alla scienza e alle indicazioni dei medici. La pediatra, che monitora e segue la situazione da un mese, chiarisce anche il combattuto ruolo delle mascherine, andate a ruba nelle ultime ore insieme a disinfettanti e amuchina: “Uso la FFP3 da due settimane, mi permette di non ammalarmi e di non far ammalare. È utile per chi come me deve gestire e curare gli ammalati, stando a stretto contatto con loro”. Un mezzo che può risultare utile anche per coloro che non lavorano in ambito sanitario, poiché può aiutare a non propagare quello che si ha: “Permetterà di non diffondere troppo velocemente il virus e di permettere al sistema di curare meglio i pazienti”. Un’ultima informativa, inoltre, sempre riguardante la cura dei bambini, i quali dovrebbero essere accompagnati in ospedale da una sola persona, possibilmente sana, fornita di una mascherina chirurgica. Per accedere al pediatra è sempre utile domandare un appuntamento, evitando d’intasare il 112 inutilmente e chiedendo un tampone solo ed esclusivamente se consigliato dall’esperto. “Bene usare la mail, per quanto mi riguarda. La trovo comoda, ogni ora di solito mi fermo un secondo a guardarle”. Un mezzo veloce, necessario a meno che non ci siano delle vere emergenze: “Allora lì usate il cellulare. Se tutti facciamo bene, allora tutti andiamo bene”.