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Coronavirus Italia, stime del governo: picco il 18 marzo, 92mila contagi totali

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Secondo le stime realizzate dal governo sul coronavirus, il picco arriverebbe il 18 marzo e il numero totale dei casi salirebbe a 92 mila.

Sono numeri spaventosi quelli delle stime realizzate dal governo sul picco del contagio da coronavirus. In particolare, pare che il numero totale dei casi registrati in Italia possa raggiungere le 92 mila unità, ben oltre i numeri registrati in Cina. Inoltre, il picco è previsto il 18 marzo 2020, con un aumento di 4.500 persone infette al giorno. In seguito, però, la curva potrebbe intraprendere la sua discesa fino a meno di 1.000 casi registrati ogni giorno verso la fine di aprile.

Coronavirus Italia, stime sul picco

Le stime del governo emergono dalla bozza sulle misure economiche da mettere in atto per sostene le imprese: il picco di coronavirus in Italia potrebbe arrivare il 18 marzo 2020. Sulla base dell’andamento dei contagi fino all’8 marzo, infatti, i casi totali potrebbero raggiungere le 92 mila unità. A quel punto, superato il picco, il numero delle persone positive al Covid-19, tenderebbe a diminuire.

Il grafico che descrive l’andamento delineato dall’esecutivo è contenuto nell’articolo 18 della bozza del decreto, riguardante la tutela del periodo di sorveglianza attiva dei lavoratori del settore privato. Da quanto si evince, il picco è stimato tra il 17 e il 18 marzo (con quasi 4.500 casi al giorno), mentre in seguito i contagi caleranno gradualmente. Verso la fine di aprile potrebbero vedersi i risultati delle misure adottate dal governo, soltanto qualora le norme vengano rispettate dai cittadini.

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Come è avvenuto il calcolo?

Le stime si basano sul numero dei casi registrati in Italia fino all’8 marzo scorso. I calcoli, quindi, tengono conto di “un raddoppio dei contagi in circa 3 giorni fino a metà marzo e successivamente un graduale calo dovuto alle misure di contenimento varate dal governo”. Si ipotizza, sulla base di ciò, che “per ogni nuovo contagiato vengano messe in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria 4 persone”.