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Coronavirus, a Carovigno muore 34enne: quarta vittima in 4 giorni

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I medici della provincia di Brindisi avevano già lanciato l'allarme indicando Carovigno come possibile focolaio

Quarta vittima in quattro giorni a Carovigno a causa del coronavirus. I medici della provincia di Brindisi avevano già lanciato l’allarme, indicando Carovigno come possibile focolaio. Il sindaco Lanzillotti ha inviato una lettera al prefetto di Brindisi e al presidente della Regione per chiedere misure più restrittive, ma al momento non è arrivata alcune risposta.

Quattro vittime a Carovigno

Domenica 28 marzo è scomparso Angelo Mameli, un ragazzo di 34 anni. Era ricoverato da circa due settimane nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Perrino di Brindisi e si trattava del primo caso positivo al Covid-19 scoperto a Carovigno. Inizialmente ricoverato presso l’ospedale di Ostuni per problemi respiratori, è stato in seguito trasferito al Perrino dopo aver scoperto la sua positività al coronavirus.

In passato il 34enne aveva avuto qualche problema di salute, ma nel corso degli ultimi anni stava bene. Oltre a Mameli, negli ultimi quattro giorni Carovigno ha dovuto fare i conti con le scomparsi di Pinuccio Tateo ex dipendente della Provincia di 68 anni, Raffaele De Giovanni perito agrario di 54 anni e la signora Vincenza, pensionata di 87 anni.

Vista la situazione, quindi, i medici della provincia di Brindisi hanno lanciato l’allarme su Carovigno indicandolo come un possibile focolaio. Qualche giorno fa il sindaco Massimo Lanzillotti ha provveduto ad inviare una lettera al prefetto di Brindisi e al presidente della Regione Puglia per chiedere l’adozione di misure più restrittive per il comune di Carovigno, ma al momento non sembra essere giunta alcuna risposta.