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Coronavirus, è morto Giuseppe Larotonda: non aveva patologie pregresse

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Giuseppe Larotonda è morto a causa del coronavirus: era ricoverato da tempo nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Potenza.

Aveva solo 38 anni Giuseppe Larotonda, una delle vittime più giovani di coronavirus in Italia: è morto all’ospedale di Potenza. L’uomo era ricoverato da settimane nel reparto di terapia intensiva: originario di Rapolla ma in servizio come agente di Polizia a Melfi. Potrebbe, secondo quanto riportato su alcuni quotidiani, aver contratto il virus a Parma, mentre trasferiva la salma del terzo fratello morto per una forma di fibrosi cistica.

Coronavirus, è morto Giuseppe Larotonda

In Basilicata sono stati registrati 10 decessi: Giuseppe Larotonda, morto a causa del coronavirus, è la vittima più giovane della Regione. Aveva 38 anni e lavorava come agente di Polizia: tutti lo conoscevano con il soprannome di Pino. Ricoverato da due settimane presso l’ospedale San Carlo di Potenza, le sue condizioni sarebbero improvvisamente peggiorate negli ultimi giorni.

Giuseppe e la sorella sono stati tra i primi casi registrati in Basilicata proprio perché un mese prima si erano recati a Parma per trasferire il cadavere del fratello, morto per sclerosi multipla. Proprio in quella città, forse, sarebbero rimasti contagiati. Giuseppe amava lo sport e non aveva alcuna patologie pregressa, ma con l’aggravarsi delle sue condizioni i medici non sono riusciti a salvarlo.

Il cordoglio

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sulla sua pagina Facebook: “Una notizia che stringe il cuore e mi lascia senza parole. Una tragedia. Ciao Giuseppe Pino Larotonda, grande amante della politica e delle Istituzioni. Grande amante della nostra terra”, scrive Antonio.

“Ho conosciuto anni fa Giuseppe grazie alla politica, da posizioni opposte ci siamo spesso confrontati e scontrati ma sempre con educazione e rispetto. Sono sconvolto. Un abbraccio alla sua giovane famiglia”, si legge nel messaggio di Francesco.

Infine, anche Ilenia: “Una preghiera per te caro collega. Prudenza ed Attenzione per noi che ogni giorno possiamo essere a rischio. Questo maledetto nemico sta facendo tante vittime“.