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Incendio alle antenne telefoniche di Maddaloni: paura del 5G

Incendio doloso a Maddaloni: paura del 5G

Migliaia di persone senza cellulare e internet, dopo che a Maddaloni un incendio doloso ha distrutto le antenne. Il motivo? La paura del 5G.

A Maddaloni, provincia di Caserta, migliaia di persone sono rimaste senza telefono e internet dopo l’incendio alle antenne telefoniche, appiccato per paura del 5G. Secondo i complottisti la nuova tecnologia sarebbe un problema per la salute; c’è chi addirittura ci vede la causa della pandemia di coronavirus. Studi scientifici hanno smentito queste posizioni.

Maddaloni, incendio alle antenne per paura del 5G

L’incendio alle antenne telefoniche WindTre e Iliad risalgono al 10 aprile. Le antenne si trovano nel sito di Montedecoro, frazione del comune di Maddaloni (provincia di Caserta). Qualcuno è entrato nel sito, ha cosparso la postazione con liquido infiammabile e ha appiccato il fuoco. Si tratterebbe quindi di un incendio doloso. Quando i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale sono arrivati ormai non c’era più niente da fare, la strumentazione era ormai danneggiata. Migliaia di persone sono rimaste senza internet e senza cellulare.

Il sospetto è che dietro l’incendio ci sia la paura del 5G (non ancora diffuso in Italia), che potrebbe sostituire il 4G. Sono nate diverse teorie cospirazioniste che legano la diffusione del 5G a problemi di salute e alla manipolazione mentale. L’ultima teoria è che il 5G sia la causa diretta della pandemia di coronavirus. Questa teoria è stata prontamente smentita sia dalle autorità sanitarie che dalla ricerca scientifica.

Pochi giorni fa, il 15 aprile, il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, ha firmato un’ordinanza per vietare “la sperimentazione e l’installazione di sistemi di telecomunicazione in 5G su tutto il territorio comunale”.