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Coronavirus, morta 45enne ricoverata per tumore e negativa a 8 tamponi

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Nel pieno dell'emergenza coronavirus era stata ricoverata per un tumore: dopo 8 tamponi negativi, il 29 aprile si è spenta a causa del Covid-19.

Elena Mariani, fiorentina di 45 anni, non si è mai persa d’animo lottando strenuamente contro il cancro. In piena emergenza coronavirus, la donna era ricoverata all’ospedale Careggi del capoluogo fiorentino per il tumore che l’aveva colpita: tuttavia, nonostante 8 tamponi negativi, Elena è morta a causa del Covid-19.

Coronavirus, ricoverata per tumore: morta di Covid-19

È ormai appurato che il coronavirus non fa distinzioni. Tuttavia, resta vero che tendenzialmente gli anziani, i soggetti deboli e i pazienti con patologie pregresse sono più esposti al rischio del contagio. Ma Elena Mariani sembrava non perdere la sua forza, nonostante il tumore. Per 20 giorni in ospedale ha continuato la sua lotta contro il cancro. Durante il ricovero, considerando l’alto rischio di contagio negli ospedali, la donna è stata più volte sottoposta a test che accertassero la negatività al Covid-19. 8 tamponi tutti negativi. Eppure qualcosa pare non sia stato fatto adeguatamente: la 45enne dipendente della Coop di Bagno a Ripoli, infatti, avrebbe contratto il virus durante la permanenza al Careggi ed è morta proprio a causa del Covid-19. Il suo corpo, già debilitato per le cure contro il tumore, non ha retto a un’altra malattia tanto forte e crudele.

La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.

Pare che nel pieno dell’epidemia siano stati commessi alcuni errori, ma adesso in Toscana il trend di contagi sembra decrescere.

Il racconto del fratello

Il fratello, Franco Mariani, ha raccontato: “Elena si è sentita male il 19 marzo ed è stata portata in ambulanza al pronto soccorso di Ponte a Niccheri”. Il primo aprile è stata trasferita all’ospedale di Firenze. In quell’occasione le è stato diagnosticato un tumore al sangue, il morbo di Burkitt, “una malattia dalla quale si può guarire nell’80% dei casi ed è stata ricoverata a ematologia”, ha spiegato il fratello. La donna nel frattempo era stata sottoposta a cinque tamponi, tutti negativi. “A Careggi, il primo aprile, è sottoposta al sesto tampone, anche questo negativo. Poi viene ricoverata in camera sterile. Come ha fatto a risultare positiva ad un tampone il 23 aprile? Il contagio deve essere avvenuto in camera sterile“, ha aggiunto Franco.

Tra il 17 e il 18 aprile, nella stanza dove Elena era da sola, è stata ricoverata anche una ragazza in attesa di trapianto. La scelta presa dall’ospedale, stando a quanto reso noto dal fratello della vittima, avrebbe aggravato ulteriormente la situazione. Infatti, ha aggiunto: “È dopo l’arrivo di questa ragazza nella stessa stanza che mia sorella inizia ad avere sintomi. Febbre alta, tosse”.

Così i medici sottopongono Elena ad altri 3 tamponi. I primi due risultano ancora negativi mentre il terzo, il 23 aprile, risulta positivo. Era il nono tampone al quale mia sorella veniva sottoposta, ha fatto sapere il fratello Franco. La donna è stata poi ricoverata in terapia intensiva e intubata.

Ora la famiglia non si dà pace e il fratello si chiede: “Come è stata infettata? Era positiva la ragazza arrivata nella stanza di Elena? Oppure qualche sanitario?”. Elena è morta il 29 aprile.