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Polizia Penitenziaria, i candidati chiedono lo scorrimento della graduatoria

Concorso Polizia Penitenziaria: i candidati chiedono lo scorrimento della graduatoria

Scorrimento della graduatoria per entrare subito a far parte del corpo di Polizia Penitenziaria: la richiesta dei candidati idonei al concorso.

I candidati risultati idonei al concorso per diventare membri del corpo di Polizia Penitenziaria chiedono lo scorrimento della graduatoria. Due le motivazioni alla base della richiesta: da un lato la difficoltà di partecipare al concorso durante l’emergenza coronavirus; dall’altro, lo scorrimento permetterebbe di sopperire alla carenza di personale all’interno degli istituti penitenziari italiani. “Siamo certi che non vi sfugga la situazione che la nostra generazione sta attraversando. La pandemia ed altre contingenze rischiano di sottrarci il futuro“, si legge nella lettera in cui i candidati espongono le loro ragioni.

Concorso Polizia Penitenziaria: la richiesta dei candidati

754 allievi agenti della Polizia Penitenziaria chiedono a gran voce lo scorrimento della graduatoria degli idonei al quiz. Risulta difficile, infatti, espletare un nuovo bando di concorso durante l’emergenza sanitaria. Inoltre, la situazione nelle carceri italiane si fa sempre più difficile, sia per il sovraffollamento, sia per la carenza di personale. Questi due fattori, uniti alla gestione delle misure di contenimento del coronavirus, sfociano spesso in casi di aggressione da parte dei detenuti a danno delle forze dell’Ordine o in rivolte all’interno delle carceri. “Uno scorrimento delle graduatorie, invece, sarebbe la soluzione ideale, al fine di velocizzare i tempi e garantire un maggior risparmio per le casse statali” prosegue la lettera dei candidati.

Per questa ragione è stato fondato un nuovo direttivo nazionale formato da Vincenza D’Angelo, Valeria Dell’Amura, Generoso Zenna, Lucia Auriemma, Francesca Marrazzo, Marco Sorrentino, Daniele Catgiu, Domenico Cerra e Angela Cacciapuoti che, assieme ad altri ragazzi, sono desiderosi di servire lo Stato di garantire la sicurezza dei penitenziari.

Le loro richieste sono appoggiate anche da varie sigle sindacali, che si sono dette pronte a sostenerli nella loro battaglia