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Protesta infermieri a Montecitorio, l'appello per sbloccare le assunzioni

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Una delegazione del Movimento Permanente Infermieri ha protestato davanti a Montecitorio chiedendo lo sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato.

Nella giornata del 12 maggio una delegazione del Movimento Permanente Infermieri ha organizzato un flash mob davanti a Montecitorio per protestare contro il mancato sblocco delle graduatorie per le assunzioni all’interno dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Gli operatori sanitari hanno fatto appello affinché vengano garantite le regolari assunzioni a tempo indeterminato previste per i 7.472 infermieri idonei che hanno superato le prove concorsuali previste.

Protesta degli infermieri a Montecitorio, le richieste

Nel comunicato, gli infermieri rivendicano lo scorrimento e l’esaurimento della graduatoria dell’ospedale Sant’Andrea, criticando l’attuale gestione del problema da parte della Regione Lazio: “Con modalità del tutto discriminatorie nei confronti di chi ha superato prove concorsuali, la Regione Lazio continua a permettere a tante aziende sanitarie di appaltare i servizi infermieristici o adottare modalità di assunzione spesso poco conformi alle regole e alla tutela dei lavoratori”.

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L’iniziativa, portata fin davanti al Parlamento italiano, è stata organizzata a nome dei 7.472 infermieri idonei ma attualmente non assunti a tempo indeterminato: “La mobilitazione di oggi è solo la prima di una serie. Annunceremo presto una grande manifestazione sotto la sede della Regione Lazio, perché crediamo, a tutela e in nome di tutti i 7472 idonei della graduatoria Sant’Andrea, che sia fondamentale mettere per iscritto l’intenzione allo scorrimento e all’estinzione della graduatoria in questione”.

“Stanchi della retorica degli eroi”

Sempre nel comunicato stampa, il Movimento specifica come il flash mob del 12 maggio sia comunque stato organizzato nel rispetto delle norme di distanziamento anti coronavirus: “Nonostante la situazione attuale abbia imposto di realizzarlo a numeri ristretti per via del lockdown, abbiamo ugualmente deciso di portare avanti questa iniziativa”.

Gli infermieri affermano inoltre di rifiutare la persistente retorica degli eroi che i mezzi di comunicazione utilizzano nel presentare la loro categoria, evidenziando come le difficili condizioni nelle quali sono costretti a lavorare siano preesistenti l’attuale emergenza sanitaria: “Abbiamo scelto la data del 12 Maggio perché è la giornata mondiale dell’infermiere. Stanchi della retorica che ci presenta come dei ‘supereroi’ siamo scesi in piazza a ribadire che siamo lavoratori che spesso si trovano a svolgere la professione in scarse condizioni di sicurezza e con retribuzioni da sopravvivenza.