Antonino Paviglianiti Risolto il giallo sulla sparatoria a Ciampino di mercoledì 13 maggio. A esplodere i colpi d’arma da fuoco è stata una guardia giurata romana. A dare l’allarme e a chiamare i carabinieri sono stati i residenti di via Cagliari quando intorno alle 18 hanno sentito diversi colpi di pistola. Quando i militari sono entrati nell’appartamento hanno trovato Alessandro Borrelli, di 35 anni, steso a terra ormai senza vita. L’amico, più giovane, in gravi condizioni trasportato al policlinico di Tor Vergata. A morire sul colpo è stato il proprietario dell’abitazione dove si è consumato il delitto. Insieme a lui c’era anche l’amico più giovane, il venticinquenne rimasto coinvolto nella sparatoria.
Sparatoria a Ciampino: arrestata guardia giurata
La guardia giurata, fin da subito il primo sospettato per la sparatoria di Ciampino, ha confessato nella notte. L’omicida è un uomo di 36 anni, romano, di cui non sono state ancora diffuse le generalità. La guardia giurata è stata subito portata in caserma poco dopo la sparatoria. Lo stato di fermo è stato formalizzato nella notte e adesso si trova in carcere. Ignoto ancora il movente dell’aggressione anche perché le persone coinvolte nell’agguato di Ciampino sarebbero entrambi incensurati.
Fondamentali anche le testimonianze dei vicini che, intorno alle ore 18 di mercoledì 13 maggio, hanno sentito degli spari in via Cagliari a Campino. Anche se loro ammettono che prima di questi rumori sordi non hanno sentito alcun grido o urla che facesse pensare al peggio…
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