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Fase 2, Ferrara dispone l'obbligo di mascherina anche all'aria aperta

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A seguito degli assembramenti registrati nei parchi cittadini, il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha disposto l'obbligo di mascherina anche all'aperto.

Anche Ferrara di aggiunge alla lista delle città in cui vige l’obbligo di indossare la mascherina durante gli spostamenti all’aperto. Lo ha deciso il sindaco della città emiliana, il leghista Alan Fabbri, a seguito dei numerosi assembramenti registrati nel corso dell’ultimo weekend all’interno dei parchi pubblici del comune. Il provvedimento, simile a quello varato da Attilio Fontana nella Regione Lombardia, prevede multe a partire da 400 euro per i trasgressori sorpresi a non indossare la mascherina o a indossarla in modo errato.

Fase 2, obbligo di mascherina a Ferrara

Nell’illustrare il nuovo provvedimento comunale, il primo cittadino ferrarese ha spiegato: “Siamo in una fase in cui è necessario tornare alla vita di tutti i giorni, ma con tutta la prudenza del caso. Non permetterò che Ferrara perda il ‘felice’ primato dei contagi per colpa di qualche irresponsabile”. L’ordinanza entrerà in vigore a partire da mercoledì 20 maggio e si affiancherà ai regolamenti già esistenti che prevedono l’obbligo di mascherina per entrare nei luoghi pubblici come bar, negozi e ristoranti.

Inizialmente, Fabbri aveva vagliato la possibilità di chiudere i parchi pubblici al fine di evitare nuovi episodi di assembramento, ma successivamente ha scelto: “Di non penalizzare chi si comporta in modo virtuoso. Ma con l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, una misura adottata nella Regione Veneto, pensiamo che si possa garantire il rispetto della salute reciproca e anche della sanità provinciale, che non deve essere messa in difficoltà da nuovi contagi”.

Sempre all’interno dell’ordinanza, il sindaco Fabbri ha specificato che l’obbligo di indossare la mascherina non sussiste per i bambini al di sotto dei sei anni, per chi svolge attività sportiva, per chi è alla guida di un veicolo privato e per le persone aventi disabilità non compatibili con l’utilizzo di quest’ultima.